CAMPOBASSO – Mettere al centro delle politiche la lotta alla desertificazione. La sollecitazione arriva dall’associazione degli ex consiglieri regionali che hanno approfondito la tematica legata soprattutto all’allarmante situazione del territorio che vede una precarieta’ socio-economica e Istituzionale causata dalla non perfetta sinergia del sistema.
“E’ indispensabile creare – si legge nella nota – un’iniziativa che si prefigge un obiettivo preciso: stimolare un approccio dinamico nei confronti di problematiche che vanno oltre le richieste al Governo Centrale di risorse economiche che, fra l’altro sono state cassate da una serie di provvedimenti adottati negli anni dalle assemblee regionali, ma proporre la costituzione di un Gruppo di lavoro che raccolga in modo organico ed essenziale dati utili per una migliore conoscenza dei problemi inerenti alla realta’ Molise. Dati che avranno quali vettori: Situazione demografica in netto decremento; dato incontrovertibile, tant’e’ che necessita un freno altrimenti la desertificazione materiale soprattutto nei Paesi delle aree interne gia’ fin troppo evidente, prevarra’ a dismisura”.
“Potenziare e incrementare le infrastrutture – aggiungono gli ex amministratori regionali – tenuto conto degli assetti territoriali, primo fra tutti quello idrogeologico; stimolare l’assetto produttivo soprattutto quello agricolo ed agro – industriale: branche che sono i ceditori su cui s’impernia, anche se precaria, l’economia Molisana, facendo propri i contenuti dei programmi e progetti finanziati dall’Ue.
Sviluppare il turismo troppo spesso ignorato, perche’ non attrattivo, anche se la nostra regione contiene tutte le caratteristiche peculiari per attuarlo; ecco perche’ necessita incidere con piu’ forza sul welfare, mettendo in rete tutte le attivita’ e i prodotti di nicchia esistenti sul territorio. Programmare oculatamente, partendo dalla consapevolezza che la situazione demografica non e’ l’optimum, a tal riguardo necessita raccogliere dati concreti che indichino la gravissima crisi economica e commerciale che investe proprio il comparto agricolo. Raccolta che consentirebbe di superare le retoriche ed elefantiache premesse che spesso e volentieri appesantiscono i programmi che sono inviati sia a Bruxelles, sia al Governo Nazionale. Programmi redatti a tavolino da esperti del settore che non conoscono, anzi ignorano, a volte volutamente, la realta’ locale. Raccogliere notizie che permettano il rilancio del Molise sui mercati internazionali. Il quale, e’ quanto mai destrutturato e inconsistente. In questo modo si potra’ apportare un contributo fattivo a quello che e’ lo sviluppo della ventesima regione dello stivale; ecco perche’ occorre offrire servizi dignitosi nella direzione della qualita’ della vita che ha quali attori principali i residenti e non ultimo per importanza, chi anche se per pura curiosita’ arriva nel Molise, cosa auspicabile. Il tutto, con la speranza che la raccolta dati unita alle buone prassi esistenti sul territorio non solo nazionale, fornisca alle Assisi regionali, ma soprattutto ai nuovi amministratori, visto che siamo in periodo di rinnovo degli organi istituzionali, spunti utili alla programmazione socio-economica che salvi il territorio e le attivita’ umane che vi svolgono”.