CAMPOBASSO. Distretto Sanitario in deroga, il riconoscimento di presidio ospedalierio di zona particolarmente disagiata, unica Unità operativa complessa clinica e posti letti dedicati alle attività degli ospedali di Comunità.
In estrema sintesi è quanto prevede il nuovo atto aziendale della Asrem per l’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone.
Il documento composto da 54 pagine per la struttura altomolisana dunque prevede un distretto sanitario in deroga (pagina 44) “in ragione – si legge – della particolarità di zona disagiata di alta montagna che caratterizza il suo comprensorio”. Tuttavia per il distretto di Agnone è previsto un “forte coordinamento” con quello di Isernia-Venafro “in conseguenza del fatto che la dimensione di quello di Agnone, non consente la complessiva organizzazione in piena autonomia, di tutte le attività e i servizi previsti dalla programmazione regionale”.
Continuando a sfogliare l’atto aziendale a pagina 45 per l’ospedale di Agnone riconosciuto presidio ospedaliero di zona particolarmente disagiata si prevede un’unica Unità Operativa Complessa clinica, mentre a piè di pagina viene spiegato come al Caracciolo saranno previsti posti letto per le attività di ospedali di Comunità.
Infine nel riepilogo generale (tabella a pagina 51) per Agnone vengono prospettate due unità operative complesse: Medicina generale e totale acuzie (neuroriabilitazione, riabilitazione, lungodegenza) anche se poi la somma delle Unità operative resta una sola. Il che fa intendere quanto scritto prima, ovvero che per Agnone ci sarà un unico primario.
La proposta di atto aziendale – si legge a pagina 54 – necessita di specifica approvazione regionale mediante decreto del Commissario ad acta.
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