Tre anni fa Roberto Mancini si sedette sulla panchina della Nazionale con il compito di ricostruire un gruppo competitivo dopo il disastro della mancata qualificazione al Mondiale. Dopo le prime tre partite di qualificazione ai Mondiali, vale a dire le ultime gare ufficiali prima dell’Europeo di giugno, si può dire che il suo lavoro sia stato ottimo. Molti giocatori sono stati lanciati, altri hanno sensibilmente migliorato le proprie prestazioni, altri ancora si sono imposti a livello di club e sono diventati pilastri imprescindibili dell’undici titolare azzurro (si vedano Barella o Chiesa).
L’Italia ha pochissimi campioni assoluti (i top player che potrebbero giocare in qualsiasi selezione probabilmente sono solo Donnarumma e Verratti) ma può affidarsi a un gruppo solido che rischia molto poco in fase difensiva e che, con le progressioni di Chiesa e Barella e lo spirito di abnegazione di Immobile, ha le capacità per mettere in difficoltà chiunque. Anche se, bisogna comunque dirlo, sulla carta alcune Nazionali sono superiori almeno dal punto di vista delle individualità.
Cosa può fare dunque l’Italia all’Europeo? I pronostici Europei, tra cui quelli proposti dagli esperti di Sportytrader, indicano tra Inghilterra, Francia e Belgio le candidate principali per la corsa al titolo. La nazionale di Mancini segue a ruota le tre big europee, considerando anche il sorteggio che nella fase a gruppi ci ha messi di fronte alla Turchia, al Galles ed alla Svizzera: tre compagini di buon livello contro cui è possibile incappare in una giornata storta ma che nel complesso non dovrebbero porre seri problemi alla conquista del primo posto. La Turchia ha impressionato nelle prime due gare dell’ultima pausa Nazionali salvo poi pareggiare 3-3 contro la Lettonia in casa, mentre la Svizzera ha vinto le prime due gare del nostro stesso girone di qualificazione senza rischiare nulla. Il Galles appare come la cenerentola del girone: pur essendo giunto in semifinale nell’ultima edizione non ha un centrocampo all’altezza e nessuna stella se non Bale che, come visto negli ultimi due anni, difficilmente si rigenererà in Nazionale.
Se l’Italia si qualificasse come prima, il sorteggio ci vedrebbe affrontare la seconda del gruppo che comprende Paesi Bassi, Ucraina, Austria e Macedonia del Nord. I Paesi Bassi allenati da De Boer non sono quelli degli anni d’oro ma nemmeno quelli che hanno mancato due grandi tornei consecutivi e con un mix di giovani campioni (De Jong e De Ligt) e piacevoli scoperte (l’ala Berghuis, 29enne del Feyenoord, si è affermata come titolare trascinando in più occasioni la selezione), ma dovrebbero vincere agevolmente il proprio girone. Contro Austria, Ucraina (allenata da Shevchenko) e la sorprendente Macedonia del Nord, l’eventuale sfida per gli Azzurri dovrebbe essere abbordabile visto che nessuna delle tre appare in grado di competere con i nostri. Dai quarti in poi, ogni cosa è possibile (l’avversaria più importante da quel lato del girone è il Belgio) ma basandosi sui rapporti di forza attuali l’Italia ha le capacità per passare almeno il girone ed il primo turno ad eliminazione diretta.
Tifosi e addetti ai lavori si augurano in ogni caso che il progetto iniziato dall’allenatore di Jesi non si concluda con questa competizione ma che prosegua almeno fino ai prossimi Mondiali, ovviamente con i migliori auspici.