Palazzo San Francesco ad Agnone ha ospitato, sere fa, l’incontro dedicato a “Cantiere Città”, il percorso di consolidamento delle capacità progettuali rivolto alle città finaliste del titolo di Capitale italiana della Cultura. Grazie a un accordo tra il Ministero della cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è nata questa iniziativa che ha come scopo quello di valorizzare le progettualità delle città finaliste a Capitale italiana della cultura.
Cantiere città è in sintesi un piano di “capacity building” per il consolidamento delle competenze, volto alla valorizzazione dei progetti culturali presentati in occasione della candidatura, in modo che tutto il lavoro e gli sforzi intellettuali fatti nella fase precedente l’audizione a Roma non vadano in qualche maniera persi per sempre, ma possano tornare “utili” al territorio.
«Abbiamo fatto un primo workshop a Roma, insieme a tutte le altre finaliste, cui è seguito un periodo di formazione attraverso webinar, e ora questo incontro in presenza qui ad Agnone. – commenta il sindaco Daniele Saia – Un confronto tra figure istituzionali, stakeholder e associazioni del territorio per dialogare sulle idee contenute nel nostro dossier “Fuoco, dentro. Margine al centro”».
Presenti in aula, oltre a tanti imprenditori, studiosi e personalità note del già vivace mondo culturale agnonese, anche tanti ragazzi delle scuole, a dimostrazione di una attenzione ai temi anche da parte del mondo scolastico locale. «Dall’incontro – aggiunge infatti il primo cittadino – è emersa la volontà di coinvolgere tutta la cittadinanza e, soprattutto, le nuove generazioni nella fase di co-progettazione del Museo “Porta del Molise”».
Le nuove generazioni, appunto, gli studenti, tra l’altro i più sensibili alle tematiche culturali. «Il percorso di aggregazione continua, – ha chiuso Saia – per non disperdere tutte le potenzialità delle nostre proposte turistiche e culturali».
Daniela Neri, della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, ha aggiunto: «Il nostro obiettivo, con “Cantiere Città”, è quello di accompagnare le dieci finaliste della competizione “Capitale italiana della cultura” per un anno intero. Dal dossier presentato si tirano fuori le idee che ancora hanno la possibilità di essere realizzate al di là dell’assegnazione del titolo e Agnone ha sicuramente delle piste progettuali molto promettenti. In particolare abbiamo cominciato a riflettere sul polo museale e speriamo di accompagnare, anche grazie agli esperti che abbiamo in squadra, verso l’obiettivo di un nuovo museo che sia sostenibile, aperto alla comunità, un vero punto strategico anche per raccontare le aree interne di Agnone è sicuramente un campione».