MONTERODUNI. Il Tar Molise ha annullato le elezioni comunali di Monteroduni. Il 26 maggio scorso, la lista del sindaco uscente Custode Russo si era imposta per un solo voto (696 a 695) sulla lista capeggiata da Nicola Altobelli. Decisiva, secondo il Tar, la mancata corrispondenza tra il numero dei votanti e il numero delle schede scrutinate nella seconda sezione, l’unica che aveva visto prevalere il sindaco uscente. «Dal verbale delle operazioni della sezione n. 2 ‒ dice la sentenza del Tar‒ si riscontrano 527 schede scrutinate a fronte di soli 526 elettori votanti: il dato non può essere considerato come un mero errore materiale atteso che esso, al contrario, rileva, per quanto qui di interesse, in maniera determinante: ai fini della regolarità delle operazioni elettorali è, infatti, necessaria l’esatta correlazione tra le schede degli elettori votanti e le schede scrutinate». Inoltre ‒ prosegue la sentenza ‒ «La somma tra le 527 scrutinate più le 143 non vidimate più le 181 vidimate, sviluppa un totale di 851 schede, superiori di una unità rispetto alle 850 consegnate dalla Prefettura». Accolte in pieno le richieste degli avvocati Massimo Romano, Pino Ruta e Margherita Zezza che assistevano i ricorrenti in un procedimento seguito con grande attenzione, alla luce delle polemiche e delle tensioni che avevano accompagnato la proclamazione del sindaco Russo, avvenuta in piena notte tra mille contestazioni.
Comunali, a Monteroduni si torna al voto: lo ha deciso il Tar Molise
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