AGNONE. La 55^ edizione del presepe vivente di Agnone, attesa per il 24 di dicembre, è a rischio. Lo annuncia tramite www.ecoaltomolise.net il presidente del Cenacolo Culturale Camillo Carlomagno, Giuseppe De Martino. Non ci sarebbero fondi necessari per allestire scene e coreografie, che in oltre mezzo secolo di storia hanno catapultato il presepe vivente di Agnone oltre i confini regionali. Temi di forte impatto sociale, hanno da sempre contraddistinto la Natività agnonese, quest’anno dedicata al dramma dei migranti che solcano il Mediterraneo con la speranza di un futuro migliore. “Un clandestino di nome Gesù” è infatti il titolo che l’autore dei testi, Giorgio Marcovecchio, ha inteso dare alla rappresentazione. “Ci appelleremo alla generosità degli agnonesi, i quali, ne sono sicuro, non vogliono cancellare un pezzo della loro storia rappresentata dal presepe vivente del Cenacolo Culturale” ha dichiarato Giuseppe De Martino.Il presepe vivente di Agnone va in scena la notte della Vigilia di Natale dopo la ‘Ndocciata. Per l’edizione di quest’anno la location è tornata ad essere la scalinata della chiesa di Sant’Antonio. Sempre crisi permettendo.
Crisi, a rischio la 55^ edizione del presepe vivente di Agnone
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