“I depuratori in Abruzzo presentano dati incredibili e inaccettabili, degni di paesi da quarto mondo, serve una svolta radicale perché l’impatto su ambiente, salute ed economia è ormai insopportabile” così i rappresentanti del Forum H2O e di Confcommercio che oggi a Pescara hanno presentato un dettagliato documento con l’elaborazione di tutti i dati dei depuratori dal 2011 al 2015.
Nel dossier “Depurazione in Abruzzo 2011-2015: anni orribili”, redatto da Augusto De Sanctis del Forum H2O, i dati grezzi sui controlli ai singoli impianti sono stati elaborati per renderli facilmente fruibili al pubblico e alla stampa e per dipingere un quadro complessivo della situazione.
Il dossier elabora, infatti, i dati dei controlli operati dall’ARTA, informazioni che finalmente, dopo anni d’insistenza, sono state pubblicate in un’unica soluzione sul sito dell’Agenzia. Ricordiamo che il Decreto 195 dal 2005 impone da ben dieci anni agli enti pubblici di pubblicare i dati dei monitoraggi. Poi nel 2008 in Abruzzo è stata emanata una prima legge per imporre ad ARTA e Province di pubblicare e aggiornare ogni quattro mesi i dati dei controlli effettuati. Tale obbligo è stato ulteriormente confermato dal legislatore regionale nel 2010 nella Legge regionale 31/2010. Ebbene, solo dopo lo scandalo della balneazione avvenuto a Pescara quest’anno e dopo l’ennesima denuncia pubblica di Confcommercio e Forum H2O, i dati sono finalmente comparsi sul sito dell’Agenzia regionale.
Emerge una condizione della depurazione sconvolgente, con parametri negli scarichi centinaia o migliaia di volte superiori ai limiti consigliati.
Tanti i depuratori da cui esce Salmonella con gli scarichi. Questo batterio è un pericoloso patogeno, che in Abruzzo negli anni scorsi ha determinato una vera e propria epidemia con 300 abitanti colpiti. Ben 56 depuratori sono risultati positivi alla Salmonella in questi anni, 51 in provincia di L’Aquila e 5 in quella di Teramo (12 nel 2015 fino ad ottobre) con 131 controlli positivi in totale (alcuni depuratori sono risultati positivi su più controlli e per più anni). Nelle altre province, dove pure la Salmonella è stata segnalata in diversi fiumi, semplicemente non viene cercata, per cui la situazione potrebbe essere ancora più grave. Ricordiamo, per esemplificare l’impatto che tale situazione ha sull’economia regionale, che nei fiumi inquinati da Salmonella scattano i divieti per l’uso irriguo come è accaduto recentemente al Saline e prima di questo all’Osento, all’Alento, al Trigno e ai corpi idrici della Marsica.
“Sui depuratori vi sono dati sconvolgenti; è un settore totalmente allo sbando su cui tutte le amministrazioni devono intervenire con provvedimenti radicali e urgenti. Non possiamo più attendere. Tra l’altro l’Abruzzo è stato già condannato due volte dalla Corte di Giustizia su altrettante procedure d’infrazione sulla depurazione e vi è un ulteriore procedimento aperto. Potrebbe presto aggiungersi la beffa delle multe da pagare all’Europa a causa delle nostre inadempienze come sta già accadendo sulle discariche. Alla fine i cittadini si troverebbero a pagare più e più volte le incapacità di un sistema idrico integrato che oggi è completamente fuori controllo” queste le considerazioni di Confcommercio e Forum.