Una manifestazione ben assortita che ha messo in primo piano la filiera lattiero – casearia con prodotti di qualità, convegni, degustazioni, premi e, al tempo stesso, ha esaltato le peculiarità di un territorio in cerca di riscatto. ‘Casearia’, la prima mostra – mercato del centro Sud sui formaggi italiani, supera l’esame a pieni voti. A certificarlo addetti ai lavori, istituzioni nonché le migliaia di visitatori che, nella tre giorni (1-2-3 settembre), hanno affollato gli stand allestiti nell’area del mercato coperto di Agnone. Il tempo di bilanci per gli organizzatori è soddisfacente per quanto messo in campo in pochi mesi.
Un lavoro certosino, puntuale e soprattutto non lasciando nulla al caso come rimarcato dagli espositori arrivati in alto Molise da tutta la Penisola. Questo il segreto dell’associazione Casearia e della società ‘EM’ di Erasmo Di Pietro che sin dall’inizio hanno creduto nella riuscita di un evento che vuole diventare un appuntamento fisso nel panorama del Mezzogiorno d’Italia dove simili iniziative stentano a decollare.
“E’ un bilancio sicuramente positivo – ha detto Giuseppe Di Pietro, presidente dell’associazione Casearia, anima e braccio operativo dell’iniziativa -. Un dato su tutti: prima della conclusione della fiera molti espositori avevano terminato le scorte di prodotti. Non solo, perché se si spulcia qualche commento sui social si capisce come i visitatori siano rimasti entusiasti di aver scelto Casearia in questo primo week-end del mese di settembre. Naturalmente un immenso plauso, consentitemelo di farlo, va ai miei collaboratori che hanno dato il massimo per la buona riuscita della mostra-mercato. Certo – ha aggiunto Di Pietro – c’è sempre qualcosa da migliorare, ma siamo sulla strada giusta. Siamo partiti da zero e oggi tra le mani abbiamo un progetto che oltre ad attirare l’attenzione dei media oltre confine, può continuare a crescere ed essere un valore aggiunto per l’intero Molise. Basta dire che il 70% dei visitatori è arrivato da fuori regione”.
A questo punto una ulteriore spinta potrebbe arrivare dalle istituzioni con in testa la Regione Molise. “Bisogna crederci, anche se a dirla tutta i tanti assessori regionali arrivati ad Agnone si sono complimentati e al tempo stesso hanno promesso un apporto concreto per la prossima edizione. Ce lo auguriamo – auspica Di Pietro – nel frattempo ringraziamo la Camera di Commercio, il Comune e la Pro loco di Agnone, che al pari degli sponsor locali, hanno reso possibile questa prima rassegna”.
Piccola nota stonata la scarsa partecipazione di aziende locali. Infatti su 18 caseifici della zona, ad aderire solo in tre. “Non ci fasciamo la testa. Dispiace che abbiano perso un’occasione importante per far conoscere la loro produzione al di fuori dei confini regionali. Sinceramente non capisco quali siano state le motivazioni, ma pazienza, andiamo avanti per la nostra strada. Dopotutto Casearia ha dimostrato di avere tutti i presupposti per essere un brand nazionale, quindi, lascio a voi qualsiasi considerazione”.
In definitiva dalla terra della Transumanza, dove le tradizioni si fondono con i sapori dell’oro bianco, parte una nuova sfida: colmare il gap con le regioni del Nord. “Proprio così – ha concluso Di Pietro – è una partita che ci piace giocare e chissà che il futuro possa riservare piacevoli sorprese”. Ad majora! (FOTOSERVIZIO A CURA DI NICOLE DI FILIPPO)