Daniele Saia risponde su facebook all’articolo pubblicato oggi da Primo Piano Molise e rilanciato da l’Eco online, ma lo fa con l’abile ambiguità tipica del democristiano navigato, nonostante sventoli oggi la tessera del PSI.
Invece di affrontare il contenuto dell’articolo nel merito, sposta il discorso sul piano personale, rivendicando umili origini e mestieri faticosi, come se questo lo ponesse al di sopra di ogni critica. Ma Saia sa bene che il punto non è questo. Il pezzo non attaccava la sua biografia, bensì il modo in cui, con sorprendente regolarità, si fa trovare al centro di ogni riflettore, che si tratti di gravi situazioni o scene di ordinaria quotidianità.
È comunicazione, certo. È costruzione del consenso. E in questo Saia è maestro. Ma, signor sindaco, con tutta la stima reciproca che ci lega, qualche volta il silenzio e il passo indietro valgono più di uno scatto sui social. Perché, anche se a pensar male si fa peccato… spesso ci si azzecca.

Di seguito riportiamo la replica del sindaco di Agnone e presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia.
Questa mattina, leggendo l’articolo che mi dipinge come una persona che fa tante cose per mettersi in mostra, mi è venuto da ridere. E ho riso perché c’è la mia vita a parlare per me. Non mi vergogno di dire che ho origini umili, anzi ne vado fiero. Non mi vergogno di dire che fin da piccolo trebbiavo, caricando fascine ben prima che esistesse Facebook. O che mi piace lavorare nella vigna per fare il vino. Per non parlare dei caffè. Perché sì, ho anche fatto il cameriere e so ancora preparare un espresso come si deve o riconoscere la differenza tra un Montepulciano e un Trebbiano.
Non mi sono mai vergognato di sporcarmi le mani e di macchiare una camicia bianca. Alla fine si lava, come sempre. Tutto quello che faccio, lo faccio perché lo sento e non perché voglio fare scena. Altrimenti la scorsa estate non sarei stato in giro tutta la notte a distribuire acqua nel corso dell’emergenza siccità, per dirne una.
Per prendere in mano una zappa o una balla di fieno non serve una strategia social. Basta solo la buona volontà di alzarsi presto la mattina e farlo. Diversamente da chi scrive articoli ironici osservando tutto da lontano, comodamente seduto. Non si governa solo con la testa, ma anche con il cuore. E, qualche volta, anche con le mani sporche di terra. Io vengo dal lavoro e sarò sempre al fianco di chi lavora. Anche quando non fa notizia. Perché preferisco il fare al dire.