FRAINE – Alle ore 11 di oggi, 19 marzo, festa liturgica di San Giuseppe e festa del papà, ricorreranno i quattro anni esatti da quando un’enorme frana spazzò via duecento metri di strada sulla provinciale tra Castiglione Messer Marino e Fraine. Millequattrocentosessanta giorni dopo, cioè quattro anni dopo, quella strada è ancora chiusa al traffico, con la sua bella e imponente frana al suo posto a perpetua memoria dell’immobilismo della classe politica regionale e provinciale ed esempio lampante dell’isolamento sociale, culturale e politico cui è relegato l’Alto Vastese. Dopo quattro anni nulla è cambiato, nulla è stato fatto, salvo una passeggiatina di qualche giorno ad opera di un escavatore, nonostante l’annunciata «reazione militare» al disastro idrogeologico di millequattrocentosessanta giorni fa. Venne il governatore Luciano D’Alfonso su quella frana, incontrò la ditta incaricata e l’ingegnere direttore dei lavori, promise che sarebbe tornato a vigilare a cadenza mensile. Poi il suo destino politico è cambiato: fiutato il disastro del Pd abruzzese, il governatore preferì approdare in Senato dove oggi occupa un suo scranno. La frana invece è ancora lì, non lo ha seguito in Senato. Su quella strada inghiottita da fango e detriti venuti giù dalla montagna venne anche Pinuccio di Striscia la Notizia. L’inviato irriverente del giornale satirico chiamò in diretta il presidente della Provincia di Chieti, tale Mario Pupillo, teoricamente ente gestore della strada e attuatore dei lavori di messa in sicurezza e gli strappò una promessa: «Lavori al via entro venti giorni». Cazzate, con il presidente Pupillo che ha preso in giro anche il povero Pinuccio. Lo stanziamento trovato, proprio dal governatore-senatore, il balletto dei progetti in Provincia, l’intervento della Protezione civile nazionale, l’ipotesi mai smentita di utilizzare addirittura la dinamite, la frana che ri-frana, addirittura la bufala della stazione spaziale cinese precipitata proprio sulla frana, una saga infinita, vergognosa, e così si arriva ad oggi, quattro anni dopo, con un nulla di fatto. La strada è ancora chiusa. L’Alto Vastese non esiste, politicamente non vale niente, dal punto di vista elettorale ancor meno. Questo ci meritiamo, una provinciale, non una mulattiera, ma una strada provinciale chiusa per frana da millequattrocentosessanta giorni.
Francesco Bottone
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P.S.: Consiglieri e assessori regionali del centrodestra oggi al governo della Regione, se ci siete battete un colpo.