Frane nell’Alto Vastese, gli inutili proclami dei sindaci di sinistra in favore di telecamere.
Spesso in processione da D’Alfonso ad elemosinare finanziamenti, se ne tornano puntualmente in montagna con un nulla di fatto.
I primi cittadini di Torrebruna, Schiavi e Castiglione Messer Marino, tutti di area Pd, intervistati ieri dalla troupe di Rai Tre Abruzzo sulla frana che rischia di isolare per mesi Torrebruna e Guardiabruna dal resto dell’Alto Vastese.
Sono stati ricevuti più volte in Regione dal loro amico e compagno di partito, il governatore Luciano D’Alfonso, tra sorrisi, strette di mano e pacche sulle spalle. Salvo poi tornarsene in montagna con un pugno di mosche. Le solite inutili chiacchiere.
Milioni di euro stanziati, o meglio annunciati, valanghe di soldi fittizi e di chiacchiere, ma zero cantieri aperti. Zero lavori. Provinciali chiuse da anni e l’ultima frana verso Torrebruna già fa ipotizzare altri mesi di isolamento. Con il 118 che da Castiglione a Guardiabruna, ad esempio, impiegherebbe almeno quaranta minuti ad arrivare e prestare soccorso in caso di emergenza urgenza.
Ma loro, i sindaci di sinistra, continuano ad essere sorridenti, cortesi, gioviali e simpatici con la Regione Abruzzo, con chi comanda e può, volendo, far partire i cantieri anche oggi.
Addirittura pronti a difendere l’immobilismo della Regione e a far ricadere la colpa «su chi ha amministrato negli anni precedenti».
Ai residenti dell’Alto Vastese non interessa capire, ora, in questa fase, di chi sono le colpe dell’abbandono politico e del collasso generalizzato della viabilità. I cittadini, i lavoratori, le aziende, i pendolari chiedono strade aperte, percorribili e in sicurezza, cantieri aperti subito, interventi concreti contro l’isolamento. Non le chiacchiere.
Le sfilate davanti alle telecamere servono a poco. Anzi, a niente.
Francesco Bottone
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Il servizio della Rai dal minuto 11,45 al seguente link