“In una Regione che paga ogni giorno l’assenza di degne infrastrutture, l’incapacità di programmazione e la carenza di risorse economiche, ritengo che tenere bloccati i 40 milioni di euro già disponibili per completare la Fresilia sia un affronto ai molisani. Questo stallo inammissibile è dovuto al continuo rimpallo di responsabilità tra Regione Molise e Provincia di Isernia, rispettivamente ente finanziatore ed ente attuatore dell’opera.Uno stallo tanto più inconcepibile alla luce degli appelli che da mesi stanno lanciando amministratori locali, operatori economici, piccoli e grandi imprenditori che conoscono meglio di chiunque altro l’importanza di un’arteria strategica per il medio e l’alto Molise”.
Dura presa di posizione del capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Andrea Greco che interviene sulla vicenda della fondovalle Fresilia il cui terzo e ultimo lotto rischia di non essere ultimato.
“La Fresilia – riprende Greco – rappresenta infatti lo snodo fondamentale per connettere le due direttrici principali che attraversano il territorio regionale, mettendo in connessione le fondovalli Trigno e Biferno. Già solo questo particolare dovrebbe far comprendere a chiunque che parliamo di una strada determinante per la tenuta e la crescita economica dell’intero Molise. Davanti a queste evidenze le istituzioni che possono sbloccare l’impasse restano inerti, tergiversano, rinviano. Questo è inconcepibile soprattutto alla luce dell’attuale quadro economico, finanziario e sociale”.
Intanto il gruppo del Movimento 5 Stelle in Regione ha depositato una mozione che impegna il governatore Donato Toma a convocare un Tavolo tecnico e rimuovere qualsiasi ostacolo alla realizzazione dell’opera. “Regione e Provincia – conclude Greco – ascoltino chi patisce l’assenza della Fresilia e risolvano il problema, se serve, anche nominando un Commissario ad acta che acceleri l’iter. Sappiamo che esistono vincoli ambientali e paesaggistici che impediscono o quantomeno mettono a rischio la cantierabilità dell’opera, ma sappiamo anche che si tratta di questioni che possono essere superate, ovviamente nel pieno rispetto della legge. Il tema è serio, le richieste del territorio sono sacrosante: il Molise non può permettersi di perdere questi 40 milioni di euro, né che le risorse siano riprogrammate”.