L’ignoranza e il razzismo solitamente sono direttamente proporzionali. Più aumenta il primo, più cresce il secondo. E la conferma a questa legge della natura umana arriva da Schiavi di Abruzzo dove, nel cuore della notte, qualche giovinastro su di giri probabilmente per via dell’alcool ingerito ha pensato di imbrattare muri pubblici lungo la provinciale che dall’abitato scende sulla fondovalle Trigno, con vigliacche scritte tanto razziste quanto sgrammaticate.
«Fuori i stranieri», proprio così. E’ la perla di scienza e competenza linguistica venuta fuori dalla mente offuscata dall’alcool o da chissà quale altra sostanza di qualcuno, fissata a perenne memoria su un muro di sostegno in località Canale, lungo la provinciale appunto. E risalendo verso l’abitato altre scritte razziste, siglate dalla stessa mano vigliacca che agisce come i ladri con il favore delle tenebre. «No migranti», «Stop migranti» sono le altri frasi realizzate con lo spray nero nelle immediate vicinanze del templi italici.
E poco più a monte quella che sembra una firma: «A.S. Roma merda». Probabilmente, dunque, l’artefice di queste idiozie è un qualcuno di fede laziale, ma questo è irrilevante. Quel che è certo è che si tratta di un imbecille, ignorante e quindi razzista.
Da sottolineare che le scritte sono comparse a pochi giorni dall’arrivo in paese di 19 profughi trasferiti d’ordine della Prefettura dal centro di accoglienza di Gissi sede di un cluster epidemiologico di Covid19. Uno dei migranti trasferiti a Schiavi, sottoposto a tampone, è risultato positivo.
Francesco Bottone