• In evidenza
  • Furti in abitazione, fondi per la videosorveglianza. Sciulli: «Richieste entro il 31 dicembre»

    È stata diramata il 13 dicembre 2022 la Circolare del Ministero dell’Interno con la quale si evidenzia lo schema di Patto per la sicurezza urbana dedicato ai sistemi di videosorveglianza e utile alla concessione di contributi previsti. È esplicitamente previsto che valgono i Patti in essere già sottoscritti tra Comune e Prefettura anche riferiti alle procedure di presentazione delle annualità precedenti. Ne dà notizia l’Anci Molise, per bocca del presidente Pompilio Sciulli.

    Lo stesso indica anche la tempistica per la presentazione delle domande: «Si ricorda che le richieste devono essere presentate dai Comuni interessati entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale quindi entro il 31 dicembre 2022 e che le risorse complessivamente a disposizione sono pari a 36 milioni di euro. Si ricorda inoltre che non potranno avere accesso a tali risorse i Comuni che hanno già beneficiato del finanziamento in una delle ultime tre procedure di concessione di contributi, cioè nel triennio precedente». È estesa inoltre la possibilità di presentare le richieste anche ai Comuni in forma associata, la cui convenzione preveda tra le funzioni e i servizi da svolgere in modo coordinato il servizio di Polizia municipale, e alle Unione di Comuni. «Si ricorda infine che i Comuni devono presentare le richieste di ammissione ai contributi alla Prefettura territorialmente competente utilizzando, a pena di irricevibilità, il modello allegato “A” al decreto. – continua il presidente Sciulli – Il decreto fissa, all’articolo 2, i requisiti necessari per la richiesta di accesso al finanziamento, a partire dalla previa approvazione del progetto in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono stati rimodulati, infine, i criteri relativi alla valutazione degli indici di delittuosità ed è stato fissato un limite di 250mila euro alla quota di finanziamento erogabile con risorse erariali per ciascun progetto, riducendo la quota di cofinanziamento da parte dell’ente richiedente».

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento