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  • Hanno fatto risparmiare migliaia di euro al Comune di Agnone, in cambio solo indifferenza: si scioglie la Sama

    Deluse, amareggiate, sconfortate per quelle promesse ricevute e in realtà mai concretizzatesi. Hanno deciso di buttare la spugna dopo gli innumerevoli appelli di aiuto lanciati alle istituzioni, in particolare al Comune di Agnone, al quale pure hanno risparmiato un esborso economico a carico della collettività per aver recuperato dalla strada e fatto adottare decine e decine di cani randagi. Non ultima la vicenda di cinque cuccioli abbandonati a Montecastelbarone. Sono le volontarie dell’associazione Sama (Salviamo anime mica animali), che, a malincuore sciolgono il sodalizio, ma che al contempo, non cancellano l’amore nell’accudire gli ‘amici a quattro zampe’ abbandonati. Alla base di quella che definiscono una decisione irrevocabile, i costi di gestione che una associazione comporta, come pure assicurare quotidianamente cibo, acqua, cure mediche, microchippatura, oltre alla manutenzione dell’impianto in località ‘Case Sparse’.

    Una delle volontarie dell’associazone Sama

    Nelle loro orecchie riecheggiano ancora le parole in merito alla realizzazione di una ‘casa di accoglienza’ per animali pronunciate tempo fa da qualche ‘inquilino’ di Palazzo San Francesco: “Fate un’associazione, noi vi aiuteremo, abbiamo anche un posto da darvi, vi staremo accanto per ciò che vi serve”. Ebbene, senza il supporto di un privato, ovvero la famiglia Menchinelli che ha messo a disposizione un terreno ed uno stabile, le volontarie starebbero ancora aspettando. Promesse su promesse come l’evento in collaborazione con l’amministrazione dell’estate scorsa quando le volontarie sono state ‘costrette’ pure a pagare le magliette donate ai sostenitori del progetto. E pensare che il Comune di Agnone spende giornalmente 1,50 euro per ogni cane tenuto in struttura, chiamatasi canile. Per un anno il totale è superiore ai 15.000 euro. Tenendo conto che Sama accudisce una quindicina di cani ‘prelevati’ dal territorio comunale, si può ben immaginare il risparmio offerto alle casse comunali. Tuttavia nel momento in cui le volontarie hanno chiesto al Comune un supporto economico per fronteggiare le spese correnti, la risposta è stata un’imbarazzante silenzio.

    “Bastava poco per sostenere una iniziativa dall’alto senso civico, contrariamente si è preferito voltarsi dall’altra parte. Così mentre il Parlamento approva in Costituzione la tutela per gli animali, in alto Molise si registra la totale indifferenza alla tematica. Ne prendiamo atto. Infine cogliamo l’occasione per ringraziare i privati, le nostre famiglie, gli amici, i volontari e le associazioni che ci hanno supportato e che sappiamo ci resteranno accanto”, concludono con l’amaro in bocca. In definitiva se è vero che la civiltà di un popolo si misura da come tratta gli animali, lasciamo ai lettori qualsiasi considerazione…

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