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  • Il vicesindaco Amicone: «Altro che cinghiali, a Poggio Sannita ci sono gli sciacalli»

    «Altro che cinghiali, a Poggio Sannita ci sono gli sciacalli». Ne è convinto il vicesindaco del piccolo centro montano dell’Alto Molise, Antonio Amicone. Nei giorni scorsi una segnalazione anonima, corredata di foto che in realtà mostravano poco o nulla, è rimbalzata sulla stampa locale: cinghiali devastano il cimitero comunale. Una “notizia” che ha allarmato l’amministrazione comunale. Immediatamente il vicesindaco ha attivato verifiche e controlli finalizzati a confermare la presenza di ungulati all’interno del camposanto. E dopo qualche giorno di monitoraggio il numero due del Municipio ha avuto conferma a quando sospettava sin dall’inizio.

    «Il cinghiale, nei sogni, può indicare diverse cose. – esordisce ironico Amicone – Infatti questo animale selvatico è molto forte e per questo motivo, in quanto indomabile, può rappresentare un lato particolare del carattere della persona. Se la persona, poi, cerca di mandare via il cinghiale, di liberarsene, vuol dire che ha al suo fianco una persona che non riesce a domare e che lo sovrasta con la sua forza. Quindi, tornando alla realtà, avendo appreso dalla stampa locale che qualcuno ha denunciato la presenza di un branco di cinghiali in azione, che scorrazzano indisturbati nel cimitero comunale, resto allibito da tanta onirica ignoranza. E’ da tempo che nella zona non si rileva la presenza dei suddetti animali, – assicura il vicesindaco che è anche un noto ed esperto cacciatore di cinghiali appunto – e questo posso affermarlo con sicurezza vista la mia lunga esperienza nel settore venatorio; figuriamoci se il branco di cui sopra avrebbe potuto fare quanto asserito o meglio quanto mostrato nella foto (in basso, ndr) allegata alla segnalazione. In verità, se fossero stati i cinghiali a scavare quella buchetta, avremmo dovuto trovare l’intero cimitero arato. Al massimo, e non mi meraviglierei, la foto potrebbe essere riferita all’azione di una faina o di una volpe».

    In effetti dall’osservazione diretta sul posto non sono evidenti le impronte che i pesanti cinghiali invece avrebbero sicuramente lasciato se fossero entrati all’interno del cimitero. Il vicesindaco, dopo opportune verifiche, riferisce di un «piccolo, insignificante,  movimento di terriccio». Un branco di cinghiali avrebbe letteralmente rivoltato quel piccolo pezzo di terra. «Questa sistematica e sconcertante azione denigratoria nei confronti dell’amministrazione comunale, – chiude polemico Amicone – piuttosto che a cinghiali, fa pensare alla presenza, sul nostro territorio, di sciacalli, che senza ritegno, continuano a procurare ingiustificati allarmi ai cittadini. Pertanto mi rivolgo  a costoro  affinché, come sempre, si  rechino senza timore a visitare i propri cari defunti».

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