• Editoriale
  • Incendio a Castiglione, «situazione sotto controllo»… ma la montagna brucia ancora

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Erano ottanta questa mattina, ora probabilmente sono almeno il doppio gli ettari di montagna inceneriti dall’incendio che sta devastando ormai dal pomeriggio di ieri la montagna tra Castiglione Messer Marino e Schiavi di Abruzzo.

    Quarantadue i lanci effettuati dal canadair che ha fatto la spola, dalle prime ore del mattino e fino al tramonto, tra il lago di Bomba e la zona colpita dai due roghi a Castiglione.

    Un massicio dispiegamento di Vigili del fuoco, Carabinieri forestali giunti addirittura da Torricella Peligna, la squadra boschiva di Lanciano, decine di pattuglie della Protezione civile, ma il fuoco è ancora lì a divorare interi costoni di montagna.

    Certo chi scrive si è scelto la parte più semplice, ma da osservatore oculare di come è stata gestita e affrontata l’emergenza non si può tacere che probabilmente l’impiego di una banalissima ruspa cingolata per realizzare una maledetta via tagliafuoco sarebbe stato sufficiente ad arginare i danni ed impedire che andassero in fumo cento, centoventi ettari di vegetazione sulla montagna.

    Il sindaco di Castiglione Messer Marino, Felice Magnacca, qualche ore fa ha annunciato alla stampa locale che la situazione era sotto controllo, dopo i famosi quarantadue lanci del canadair. Sotto controllo… ma la montagna brucia ancora.

    Il vento, maledetto vento, ha rialimentato i roghi nelle zone più inaccessibili, dove neanche le squadre a terra riescono ad arrivare, e le fiamme hanno ripreso vigore, divorando altri ettari di vegeazione in direzione Schiavi di Abruzzo, al di sopra di località Fonte Gelata.

    Una ruspa, un cingolato anche arrugginito, avrebbe potuto limitare il danno, circoscrivere l’incendio che si sarebbe spento da solo, naturalmente, per mancanza di materia prima da bruciare. Si chiama via taglia fuoco ci pare di ricordare.

    Un cingolato, è possibile avere finalmente, dopo trentasei ore e più dall’inizio del rogo, un cingolato operativo sul posto? Precettate un cingolato cazzo (direbbe il comandante De Falco, ndr). Che lo precetti il sindaco o altrimenti la Protezione civile regionale.

    Se ne parlerà, eventualmente, solo domattina. Intanto la montagna brucia…

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

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