«In controtendenza con il resto d’Italia, purtroppo in Molise la situazione è ben più grave – afferma il Direttore dell’ACI Campobasso e Isernia Giovanni Caturano – Tra il 2012 e il 2013 in Molise il numero dei morti per incidente stradale è cresciuto del 37 % passando da 19 a 26 morti; diminuisce il numero degli incidenti del 12 % circa, che nel 2013 sono stati 507 rispetto ai 574 del 2012 e diminuisce il numero dei feriti del 15 % passando dai 1008 del 2012 agli 800 del 2013».
A livello nazionale il numero dei morti è sceso del 10 % ed ha permesso di risparmiare 368 vite umane. In complesso sono state 3.385 le vittime per incidente stradale, 181.227 gli incidenti e 257.421 i feriti.
In provincia di Campobasso si sono verificati 369 incidenti, con 586 feriti e 18 morti, dei quali 15 maschi e 3 femmine; in provincia di Isernia si sono verificati 138 incidenti con 214 feriti e 8 morti dei quali 6 maschi e 2 femmine.
«Nella nostra regione Molise sono state coinvolte negli incidenti prevalentemente autovetture; seguono veicoli commerciali e ciclomotori. Tra i ciclomotori, motocicli e quadricicli sono stati coinvolti 81 veicoli con 1 morto e 88 feriti. Coinvolti in incidenti stradali anche 11 velocipedi con 12 feriti. – continuano dall’Aci – Oltre la metà degli incidenti stradali avvenuti in Molise si sono verificati su strada urbana, ma il maggior numero di morti si è verificato su strade provinciali. Analizzando la dinamica degli incidenti, la maggior parte degli incidenti e di morti si è verificato per uno scontro laterale e fronto/laterale, prevalentemente nei mesi di gennaio e novembre, con condizioni meteorologiche “sereno”. Relativamente ai giorni della settimana, la maggio parte degli incidenti si è verificato di lunedì e martedì, il maggior numero di morti c’è stato il lunedì, il giovedì e il sabato, il maggior numero di feriti c’è stato il giovedì, il sabato e il lunedì. Negli incidenti sono morti anche 2 pedoni e 54 sono rimasti feriti. Tra le principali cause degli incidenti è da evidenziare che il maggior numero dei morti è avvenuto per guida contromano, per velocità eccessiva, per guida distratta e per mancato rispetto della segnaletica. Dobbiamo continuare a porre in essere ogni sforzo possibile – aggiunge il direttore ACI Caturano – per ridurre il numero degli incidenti, dei morti e dei feriti sulle nostre strade, attraverso una continua formazione e sensibilizzazione di tutti gli utenti della strada. Con la sua costante attività l’ACI ha contribuito nel decennio 2001-2010 a ridurre del 29 % il numero dei morti rispetto al decennio precedente, con 121 vite salvate. L’obiettivo per il nuovo decennio 2011-2020 è di ridurre il numero delle vittime di un ulteriore 50 %. Se ci risuciremo avremo contribuito a salvare almeno altre 145 vite umane».
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