Regioni sul piede di guerra sulla legge di stabilità appena varata dal Governo. “La manovra è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria”. Così il presidente della conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. Abbiamo dato intesa sul Patto per la Salute e il Fondo sanitario: il Patto viene così meno. Il Governo fa delle legittime e condivisibili manovre di politica economica ma usando risorse che sono di altri enti: l’elemento incrina un rapporto di lealtà istituzionale e di pari dignità”.
“Una manovra da 36 miliardi e le regioni si lamentano di uno in più?Comincino dai loro sprechi anzichè minacciare di alzare le tasse #no alibi”. Così il premier Matteo Renzi su Twitter dopo le critiche avanzate sulla legge di stabilità da parte delle Regioni. “Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese”, dice ancora su Twitter Renzi.
Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 16 Ottobre 2014
Subito la replica di Chiamparino: “Considero offensive le parole di Renzi perché ognuno deve guardare ai suoi sprechi, e mi chiedo: nei ministeri forse non ce ne sono?”.
In questo momento c’e’ una “grande discussione con le regioni. Vorrei fosse chiaro il gioco cui giochiamo: nessuno cerchi prendere in giro gli italiani”, ha detto ancora Renzi a Milano a margine del vertice Asem. “Siamo pronti ad incontrare tutti, pronti ad incontrare i presidenti delle Regioni” ma è “inaccettabile fare questo tipo di polemiche”.
LA MANOVRA – La legge di stabilità “creerà più lavoro”. Lo ha assicurato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, a Radio Anch’io. “Ci sono risorse per i redditi più bassi e per le partite Iva – ha aggiunto – con un’espansione dell’operazione di sostegno ai redditi” avviata con gli 80 euro.
Una manovra da 36 miliardi di euro, studiata per abbassare le tasse. Parte da qui la legge di stabilità 2015, approvata dal governo. Renzi annuncia un calo delle imposte di 18 miliardi per famiglie e imprese. Attenzione alla crescita con un’operazione di 6,5 miliardi sull’Irap. Su base volontaria il tfr in busta paga. Fra le entrate, 3,8 miliardi da lotta all’evasione.