«Terra», il nuovo romanzo di Giovanni Petta, sarà presentato da Giovanni Giaccio, vice presidente del Centro Studi Alto Molise, al Komby Irish Pub di Agnone, domenica 22 agosto alle ore 18:00.
«Quando ho finito di scrivere il romanzo – spiega l’autore –, non potevo davvero immaginare che i miei personaggi potessero essere di tanta attualità in questa estate del 2021. La disumanità e l’indifferenza con cui stiamo trattando le sofferenze di haitiani e afgani non sono atteggiamenti diversi da quelli con cui abbiamo affrontato il dramma degli Ebrei nel secolo scorso. L’irresponsabilità con cui viviamo il problema della pandemia e quello dei cambiamenti climatici dimostra la nostra immaturità. La mia generazione e quella che ci ha preceduti sono davvero pessime: si accontentano di esprimere il loro dispiacere con un post sui social. E ciò acquieta i loro sensi di colpa. Ma non hanno alcuna voglia di lavorare per un cambiamento necessario all’esistenza, oltre che indispensabile per l’evoluzione più nobile del genere umano. Ecco perché sono felice di parlare del mio libro con i giovani. E ad Agnone lo farò con Giovanni Giaccio».
Ideale seguito di “Acqua” (Augh! Edizioni, 2017) – ma il libro può essere letto senza conoscere il precedente -, “Terra”, edito da Scatole Parlanti, accompagna il lettore alla scoperta della storia di Carola, che non sa cosa farsene del passato e non vuole pensare al futuro. Vive nel presente, nella casa di Sara e Marco che le danno ospitalità e che la coinvolgono nella gestione dell’azienda agricola di famiglia. La vita della donna è scandita dai ritmi della natura e da quelli imprevedibili e puri di Tommaso, il figlio dodicenne della coppia. Carola gli è sempre accanto, nel percorso di crescita e di gioco e in quello doloroso di una difficile guarigione. La sofferenza individuale sembra sbiadirsi e perdere importanza di fronte alla tragedia della pandemia che si diffonde in tutto il pianeta. E procedere con indifferenza, con distacco, così come fa la natura nei confronti delle catastrofi, pare rivelarsi l’unica soluzione per sopravvivere.
Saranno osservate le norme anti Covid 19. È richiesto il green-pass.
Pio Savelli