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  • Lupi vicini alle case nel Vastese, il Wwf Abruzzo: «Non attacca l’uomo, più pericolosi i cacciatori»

    VASTO – Lupi vicini alle case nei centri montani del Vastese e addirittura a Vasto, in città. Secondo il Wwf Abruzzo si tratta di «timori infondati».
    «E’ pericoloso passeggiare per i boschi non per timore di incontrare questo animale, ma piuttosto per gli incidenti di caccia che sono in aumento. – spiega Fabrizia Arduini, presidente del WWF Zona Frentana e Costa Teatina – In seguito ad avvistamenti di uno o più di questi splendidi animali nelle campagne del vastese, leggiamo allarmismi di ogni sorta, nonostante si sia espresso in merito un esperto, il professore Mazzatenta. Il docente di psicobiologia e psicologia animale della Università di Teramo, ha saggiamente rassicurato la popolazione: il lupo oltre ad essere un animale schivo, è anche il miglior sistema biologico di contenimento del cinghiale. D’altronde se così non fosse, nessuno andrebbe per i boschi a prendere funghi o a farci passeggiate, visto che sono il loro habitat preferito. Se vogliamo avere un approccio scientifico, con dati alla mano, sicuramente dovremmo avere molta più paura dei cacciatori! L’ultimo dossier dell’associazione Vittime della Caccia sulla stagione venatoria del 2017/2018 diffonde numeri allarmanti sugli incidenti capitati nelle campagne e nei boschi d’Italia. In campo venatorio e a causa di armi da caccia, i dati evidenziano una lunga sequenza di incidenti anche mortali. Tra i civili non cacciatori, ci sono stati 24 feriti e 10 morti; tra i cacciatori, 60 feriti e 20 morti. Totale: 84 feriti e 30 morti. Tre i minori rimasti vittime, di cui due feriti ed uno morto. Non esistono invece casi certificati di attacco in Italia dall’Ottocento, poiché il lupo tende ad evitare l’uomo. Le segnalazioni di episodi di presunta aggressione sono in realtà imputabili a cani rinselvatichiti come confermato dal Centro permanente di riferimento per la gestione del Lupo su scala interregionale denominato Wolf Apennine Center. Piuttosto c’è da riflettere sul fatto che in Italia sono circa 300 i lupi che ogni anno vengono uccisi dalla mano dell’uomo spesso a causa di bocconi avvelenati, fucilate, lacci e trappole di ogni tipo.

    Il WWF Italia sta lavorando affinché venga presto approvato il nuovo Piano di Gestione e conservazione del lupo in Italia per limitare i fenomeni di bracconaggio contro questa specie simbolo della fauna più nobile del nostro paese».

     

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