• Editoriale
  • Marcovecchio non è un sindaco telecomandato  

    Ha stabilito di mettere subito le carte in tavola. La decisione di affidare l’incarico di responsabile del settore tecnico del Comune di Agnone a Carmine Masciotra è un segnale inequivocabile. Lorenzo Marcovecchio ha così rispedito al mittente le malignità che volevano fosse un sindaco telecomandato. Ad oggi ha dimostrato l’esatto contrario.  Perché a chi voleva convincerlo di confermare Nicola Cerimele (nominato dalla giunta di centrosinistra) alla guida del settore tecnico, Marcovecchio ha mostrato i muscoli, alzato la voce e fatto capire chi comanda. D’altronde è lui stesso a giocarsi la faccia e il futuro alla guida della rinnovata coalizione di centrodestra.

    Insomma, un scelta politica la quale dovrà essere giudicata solo in base ai fatti, ovvero al lavoro che da qui alla fine della legislatura si riuscirà a mettere in campo. La mossa fatta dall’avvocato e figlio d’arte va letta anche nella direzione di un cambiamento in un settore strategico che ha bisogno necessariamente di maggiore impulso. L’augurio è quello che Marcovecchio possa continuare su questa strada senza ingerenze esterne scegliendo il meglio per la collettività.

    Nel frattempo il centrosinistra affila le armi e promette battaglia sul nuovo provvedimento. Il più agguerrito appare essere Daniele Saia, primo eletto della lista “Nuovo Sogno Agnonese” che a l’Eco ha anticipato l’uscita di un comunicato che intende fare luce sull’intera vicenda.

    Staremo a vedere.

    mdo

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