Il colore grigio-verde della divisa e la penna nera rendono riconoscibile ogni alpino. Ma dietro questi elementi c’è molto di più: emergono valori importanti come la lealtà, il coraggio e l’altruismo. Paolo Campanardi, noto a tutti come Gibba, da sempre coltiva una grande passione per il corpo degli Alpini (pur non avendo fatto il servizio militare, con suo sommo rimpianto, per motivi anagrafici, ndr), ha letto numerosi diari di eroici battaglioni e negli ultimi otto anni ha percorso migliaia di chilometri sulle montagne dell’Alto Garda ricercando tracce e testimonianze dei fatti avvenuti durante la Grande guerra. Su e giù per i canaloni, lungo le trincee scavate con sudore e fatica, Gibba ha persino usato le latrine dei soldati e dormito nei loro ricoveri per provare quantomeno a immaginare cosa realmente abbiano potuto passare quegli uomini durante la guerra e come questo abbia cambiato per sempre il loro modo di interpretare la vita.
Nel 2022 gli alpini celebrano i loro centocinquant’anni e con questo libro, che sarà presentato presso la sede del War Museum Winterline di Venafro domenica 16 ottobre dalle ore 17, Gibba ha voluto dedicare loro un viaggio nella memoria raccontando personaggi, episodi e motti significativi, dalla fondazione del corpo nel 1872 alla missione in Afghanistan, passando per le imprese dei mascabroni e per il tragico disastro del Vajont. Quindici storie in cui lo spirito di fratellanza, il valore del sacrificio e l’orgoglio diventano protagonisti indiscussi.
«Questo libro risponde in chiave moderna e letterariamente accattivante a quello che è uno degli impegni fondanti dell’Associazione Nazionale Alpini, ovvero il fare memoria. Attraverso storie di personaggi che si incrociano in un singolare viaggio nel tempo, dalla fondazione del corpo nel 1872, sino alla missione in Afghanistan e al terremoto dell’Aquila, l’autore disegna qualcosa di più di una serie di ritratti: costruisce un percorso di vita, fatto di valore, spirito di servizio, solidarietà cameratesca e amore per la patria, un solco che è diventato una linea guida per gli alpini di ogni tempo e che si traduce in operatività solidale a favore di chi è più sfortunato o ha bisogno», ha commentato Sebastiano Favero, Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini.
PAOLO GIBBA CAMPANARDI – per tutti Gibba – è nato nel 1984 e vive sul lago di Garda. È una guida escursionistica e storica, e da sempre si occupa di ricerca militare e recupero di oggetti bellici appartenenti a soldati che hanno combattuto nella Prima e Seconda guerra mondiale. Inoltre, è presidente dell’associazione MU.RE. (Museo Recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano), che opera per la salvaguardia del patrimonio legato alla Grande guerra. Sul canale televisivo DMax conduce il programma Metal Detective, in onda dall’estate 2020.