ATESSA – Riceviamo dal presidente regionale della Libera Caccia, Antonio Campitelli, e pubblichiamo:
Alla terza domenica di settembre, data consueta per l’apertura della stagione venatoria, vorrei poter augurare a tutti i miei associati e a tutti i cacciatori abruzzesi, il rituale “in bocca al lupo” per l’inizio della stagione stessa. Ma così non è…perché in Abruzzo, dopo diverse tarantelle amministrative legate al calendario venatorio, ai soliti ricorsi, alla sospensiva del TAR, la caccia non aprirà oggi, e viaggiamo nell’incertezza sull’eventuale data di apertura. Come ormai da diversi anni, la stesura di un atto come il calendario venatorio regionale, sembra essere materia quasi sconosciuta agli uffici regionali, tanto da incorrere puntualmente, anno dopo anno, in ricorsi e sospensive che ne pregiudicano la validità. Di certo come attenuante, quest’anno, c’è un’amministrazione regionale da poco insediata, che magari non ha ancora piena padronanza di una materia così complessa e variegata come quella dell’attività venatoria. Ma se le scelte politiche poco oculate possono anche essere perdonate, di certo ci stupisce come, personale con esperienza pluriennale in quegli uffici, non riesca ancora a strutturare un calendario venatorio dignitoso, utilizzando i dati scientifici e tecnici per supportare delle scelte che in altre regioni, ormai da anni, sono divenute inattaccabili di fronte ai vari Tribunali Amministrativi Regionali. Ne ci possiamo capacitare di come vengano commessi errori procedurali tali da inficiare l’efficacia dell’atto stesso. Ancora peggio ci viene da pensare, se guardiamo alle possibili “toppe” (e nemmeno a colore) che si vorrebbero mettere per riparare a questa situazione, con improbabili e funamboliche peripezie amministrative. Da parte nostra non è sicuramente mancata la volontà di fornire la collaborazione, e soprattutto riteniamo che in fasi così delicate e complesse, in cui bisogna coniugare anche le diverse esigenze del mondo venatorio, sarebbe auspicabile un maggior dialogo e confronto tra tutte le parti interessate. Raccomandiamo quindi all’assessore Emanuele Imprudente, nei prossimi giorni, decisivi per l’avvio della stagione venatoria, di adoperare la massima cautela nell’espletamento delle procedure amministrative che ci mettano in condizioni di avere delle certezze, e soprattutto di riaprire una fase di consultazione con i rappresentanti del mondo venatorio. Intanto anche quest’anno, i cacciatori abruzzesi, risultano essere figli di un Dio minore, e staranno a guardare mentre le regioni limitrofe apriranno la stagione venatoria regolarmente. Ciò, da parte nostra, non sarà più tollerabile negli anni a venire, e saremo pronti di nuovo a scendere in piazza per manifestare, come abbiamo già fatto in passato. Come ormai da troppi anni, ci sentiamo dire che “miglioreremo l’anno prossimo”, e noi, di queste promesse disattese, siamo veramente stanchi.