Otto lavoratori su undici erano senza contratto di lavoro. E’ la situazione scoperta in un locale di Atessa ispezionato domenica scorsa dal personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro carabinieri di Chieti e da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Atessa al termine di alcuni controlli effettuati in Val di Sangro finalizzati alla tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori impiegati nell’attività lavorativa.
Nel locale otto i lavoratori senza contratto di lavoro e tra di essi due cittadini stranieri e un minore impiegato come cameriere. Ai legali rappresentanti dell’esercizio pubblico sono state inflitte sanzioni ammnistrative per oltre 16mila euro e la sospensione momentanea dell’attività imprenditoriale in quanto il numero di lavoratori in nero era superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro. I titolari del locale già il giorno successivo all’accertamento hanno effettuato il pagamento di una parte delle sanzioni pecuniarie contestate, condizione questa che gli ha permesso di evitare la sospensione dell’attività di ristoro.
Tra gli otto lavoratori non assunti, anche un cittadino magrebino che pur lavorando da tempo nel locale come aiuto cuoco, percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza per una somma di circa 1.266 euro mensili per un totale di oltre 30.000 euro. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Lanciano e segnalato all’INPS per la revoca del beneficio e la restituzione di quanto illecitamente percepito.