ISERNIA – Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Isernia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa a carico di un 43enne di questa provincia.
I poliziotti hanno accertato che l’uomo, nel corso di una relazione sentimentale con una 30enne di Isernia, la maltrattava con continue offese, arrivando a palpeggiarla e a molestarla anche dopo che la relazione era finita. In un’occasione, nel tentativo di sottrarle il telefono, le aveva cagionato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.
L’uomo e la giovane compagna avevano convissuto per un breve periodo; neanche i due bambini nati dalla loro relazione lo avevano indotto ad avere un comportamento ponderato nei confronti della vittima. Di recente, al contrario, l’uomo aveva iniziato a seguirne gli spostamenti e ad inviarle continui messaggi minacciosi ed ingiuriosi, tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita e ad uscire sempre in compagnia dei familiari.
Per questi comportamenti, il 43enne era già stato destinatario, ai primi di giugno 2019, della misura di prevenzione personale dell’ammonimento da parte del Questore e, all’inizio, lo stesso aveva assunto un comportamento più tranquillo.
Il personale della Questura aveva mantenuto i contatti con la vittima, seguendo da vicino l’evolversi della situazione. Così la giovane donna, visto il reiterarsi dei comportamenti persecutori da parte dell’uomo, si è rivolta alla Polizia per denunciare gli stessi.
Grazie a quanto emerso da un attività di indagine breve ma approfondita e completa, la Polizia ha denunciato all’A.G. l’uomo per atti persecutori aggravati, violenza sessuale e lesioni personali, chiedendo ed ottenendo dalla Procura della Repubblica di Isernia l’emissione della misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alla vittima con le prescrizioni di mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima e di non comunicare con la stessa attraverso qualsiasi mezzo.