Nella serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lanciano hanno notificato un ordine di esecuzione di misura cautelare nei confronti di un quattordicenne di Lanciano, coinvolto nell’aggressione di un altro giovane ed altri, avvenuta la sera del 17 ottobre nei pressi della Stazione Ferroviaria “Sangritana”. Il minorenne, in concorso con altri due coetanei e, successivamente, con il supporto di altri due maggiorenni, tutti indagati, è indiziato di aver aggredito un giovane ed il suo amico di 26 anni, colpendoli con pugni al volto ed incitando gli altri due minorenni a tenere la medesima condotta.
Le tempestive indagini attivate dai militari della Compagnia di Lanciano, diretta dal Maggiore Vincenzo Orlando, avevano da subito individuato il gruppetto dei cinque che aveva partecipato all’aggressione, grazie ad una certosina ricostruzione degli accadimenti suffragata da testimonianze precise e filmati estrapolati da alcuni sistemi di videosorveglianza situati nei pressi del luogo dell’evento, ed a segnalarli alle competenti autorità giudiziarie (minorile ed ordinaria) che successivamente, avevano anche disposto il sequestro di tutti i telefoni cellulari dei soggetti coinvolti. Il GIP presso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila, ha riconosciuto che la condotta dell’arrestato è stata tutt’altro che passiva avendo egli anche incitato l’amico a colpire la vittima, evidenziando con pienezza la coesione del gruppo e la condivisione di codici di onore e regole comportamentali dai quali scaturisce che gli atti compiuti dal singolo siano condizionati e determinati, ben più che meramente facilitati, dal comportamento e dalla osservazione degli altri. Altresì, il Giudice ha valutato sussistenti sia le esigenze cautelari, specie riguardo al vigore dei condizionamenti collettivi, dai quali gli indagati appaiono fortemente vincolati, e sulla doverosità di condotte reattive reintegratici dell’onore o, comunque, della reputazione all’interno del gruppo, sia il pericolo di reiterazione non ritenendo adeguato l’ambiente familiare alla tutela degli interessi protetti. Nella tarda serata di ieri, quindi, dopo la notifica del provvedimento restrittivo, il quattordicenne è stato condotto presso una comunità educativa della Provincia in affidamento ai Servizi Minorili dell’Amministrazione giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio.