«È da oltre due anni che Fratelli d’Italia ha evidenziato il rischio della diffusione sul territorio italiano di una epidemia di peste suina africana. Il nostro allarme è rimasto inascoltato e ora che il problema è conclamato le misure prese dal Governo risultano scarse e tardive. Invece di correre rapidamente ai ripari la maggioranza ha deciso di dotare di risorse la struttura commissariale per la gestione della PSA, ma nel contempo riducendo la dotazione del fondo di sostegno al comparto suinicolo. Siamo in presenza di un assurdo gioco delle tre carte a danno delle nostre aziende. La follia animalista fondata sui veti a tutti i costi e a tutto, ha inoltre portato il decreto legge a non disporre alcun tipo di modalità di gestione dei cinghiali fuori dalle zone rosse, con il pericolo evidente di un’ulteriore diffusione dell’epidemia. Solo a quel punto, quando il danno sarà irrecuperabile, si interverrà in modo radicale?».
Lo dichiara in una nota l’onorevole Maria Cristina Caretta, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Agricoltura a Montecitorio