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  • Progetto di lettura, gli studenti di Trivento incontrano gli autori

    TRIVENTO – I giovani lettori dell’Istituto Omnicomprensivo di Trivento incontrano gli autori.
    Nei giorni scorsi gli alunni dell’Istituto Omnicomprensivo hanno vissuto il momento conclusivo del progetto di lettura svoltosi in questo anno scolastico. Gli allievi delle classi V della scuola Primaria, tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo grado, anche della sezione staccata di Roccavivara, e la prima e la seconda del Liceo delle Scienze Applicate hanno attraversato un “ponte” ideale, massima espressione anche del rinnovato status della scuola di Trivento che unisce ora tutti i gradi di istruzione, trattandosi, appunto,Senza titolo-2 di un omnicomprensivo. I ragazzi hanno approfondito non solo contenuti scolastici ma soprattutto tematiche di attualità in un percorso di cittadinanza attiva. E’ stata affrontata la lettura dei testi “Tornando a Itaca” e “A testa alta” di Maurizio Giannini e “Bulli con un click” di Roberto Bratti che sono stati ospiti della secondaria del centro tignino. La lettura come esperienza formativa fondamentale, che nell’era di internet sembra “superata”, in realtà è la chiave per aprire ogni porta della conoscenza ed è stata affrontata in modo originale. Si è partiti dalle tecniche di respirazione per migliorare la lettura espressiva, passando per le “insidie” del reperimento delle fonti on-line, sino a giungere all’acquisto consapevole di un volume in base ai propri interessi considerando l’ingresso in una biblioteca o in libreria come una esperienza creativa ed emozionante. Gli studenti più giovani hanno studiato l’Odissea realizzando lavori didattici e hanno accolto i loro “colleghi” più giovani della scuola primaria in un laboratorio di continuità per esplorare le novità del nuovo grado di istruzione che li attende il prossimo anno. E’ stato proiettato anche un video dal titolo: “L’Odissea in poche parole” che due alunne della classe Senza titolo-3I B Mastroiacovo Sara e Sebastiano Caterina della scuola secondaria di primo grado hanno sceneggiato e realizzato con i loro fratellini più piccoli: Giacomo, Arianna e Simona, alunni dell’infanzia e della primaria, esempio creativo di quel ponte ideale, come detto, che unisce non solo alunni delle varie scuole ma lega anche scuola-famiglia, con alla base il proprio territorio, ben rappresentato dal disegno della locandina dell’evento realizzata dall’allievo di II C Walter Quici. Numerose sono state le domande all’autore e gli allievi hanno con estremo interesse espresso tutte le loro curiosità soprattutto sul fascino della scrittura; a seguire una interessante lezione sull’arte della stampa tenuta da Marco, dell’agenzia Iannone Cosmo di Isernia che ha patrocinato l’iniziativa; sono stati mostrati agli studenti gli strumenti antichi del tipografo come i caratteri mobili, ma anche un papiro e la bozza di un libro, al fine di comprendere anche la storia di un volume, passando per l’arte antica dei monaci amanuensi pazienti “costruttori” di sapere fino all’immateriale ebook. Successivamente si è svolto il laboratorio di continuità in seno al quale gli alunni delle prime della secondaria di primo grado hanno potuto chiedere informazioni sul loro futuro scolastico direttamente ai loro compagni più grandi. In auditorium sempre l’autore Maurizio Giannini ha accolto i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e gli alunni della seconda liceo che hanno letto ed analizzato il libro: “A testa alta”, la storia della sfida di due ragazzi, due fratelli Clelia ed Emilio, alla criminalità organizzata, una storia di violenza, estorsione, illegalità dalla quale i due giovani riusciranno ad uscire a testa alta, appunto; le domande all’autore sono state precedute da un’interessante intervento televisivo di Roberto Saviano, la voce autorevolissima di uno scrittore giornalista, che, a dieci anni Senza titolo-4dalla pubblicazione del suo best-seller “Gomorra”, ha continuato a raccontare verità scottanti privato della libertà perché costretto a vivere sotto scorta. E’ stato sviluppato in un percorso dalla Prof.ssa Scaldaferri sul concetto di legalità e sulla legislazione relativa proprio al fenomeno delle mafie.
    Sempre legato alla stretta attualità l’incontro che si è svolto qualche giorno dopo presso la biblioteca del liceo delle Scienze Applicate con il giornalista campano Roberto Bratti autore del testo: “Bulli con un click” letto e approfondito dagli alunni delle seconde scuola secondaria di primo grado e dalle prime del liceo.
    L’interessante introduzione, curata dalle allieve del liceo, ha ben tratteggiato il fenomeno del bullismo e in particolare del cyberbullismo che “corre” attraverso internet. E’ seguito l’intervento dell’autore che, non in tono paternalistico ha evidenziato le caratteristiche del fenomeno, invitando alla riflessione i ragazzi ma con un ritmo incalzante, struggente la visione del video della ragazza americana che si è suicidata perché si era sentita sola non era riuscita a trovare conforto negli altri. I ragazzi sono stati messi in guardia anche dalle truffe che corrono in rete, invitandoli ad una prudenza maggiore nell’inserire i propri dati personali sui social network. Anche in questo caso molto coinvolgente la parte delle curiosità all’autore.Senza titolo-5
    Il progetto ha avuto come docente referente la Prof-ssa Fracasso Candida, del liceo, con la quale hanno collaborato tutte le docenti di Lettere dell’Istituto: Giacomina Cirino, Adele De Felice, Maria Fiorito, Rossella Marco, Francesca Mastrangelo e Maria Grazia Prudente e le docenti della scuola primaria Sigismondi Maria Rita, Scarano Maria, la Guardia Cristina, Scarano Marilù, Lattanzio Costanza che insegnano Italiano, quest’anno nelle classi V. Apprezzamento sull’iniziativa è stato espresso dalla Dirigente prof.ssa Maria Maddalena Chimisso per l’importante azione formativa legata alle competenze di base coniugate con l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva maturata in questo percorso perché: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è l’immortalità dell’anima” (U. Eco)

     

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