All’indomani delle elezioni della Provincia di Isernia che hanno visto l’affermazione di Luigi Brasiello quale presidente dell’ente di via Berta, il Partito Socialista per bocca del segretario provinciale, Pasqualino De Mattia (nella foto a sinistra), contesta le modalità per la scelta dei candidati del centrosinistra. In particolare De Mattia pone l’accento su quanto accaduto ad Agnone.
“Da tempi non sospetti invochiamo una maggiore condivisione dei progetti e delle scelte amministrative con tutte le forze partitiche e non che animano la coalizione che ha sostenuto la lista civica Nuovo Sogno Agnonese – esordisce De Mattia – ma la nostra richiesta non ha fino ad ora mai trovato risposta. Prendiamo atto, con rammarico, di come, anche in questa circostanza – prosegue il segretariop provinciale del Psi – si sia persa l’opportunità di un percorso comune, scevro di personalismi sterili e quanto meno inopportuni”.
De Mattia, da sempre vicino all’amministrazione comunale agnonese, fautore della lista che tre anni fa mandò a casa il centrodestra, si sarebbe aspettato un confronto schietto con gli esponenti della maggioranza per decidere il candidato. Una scelta condivisa, magari tirando fuori un nome nuovo a differenza di quanto messo in campo. Ma tutto ciò – a detta di De Mattia – non rientrava nei piani del Partito democratico che, ancora una volta, ha fatto il bello e cattivo tempo. Si tratta dell’ennesimo episodio che potrebbe incrinare i rapporti a livello di maggioranza comunale tra Pd e Psi. Circostanza che viene fatta emergere dalla chiosa finale di De Mattia.
“I comportamenti posti in essere da alcuni esponenti della politica locale, privi di condivisione, ricordano purtroppo una politica stantia, miope e lontana dalla gente – conclude -. Come forza politica che per storia e cultura intende la politica come bene comune, sentiamo forte di richiedere maggiore responsabilità e coerenza. Per tali ragioni, in ambito locale valuteremo ogni futura proposta con rinnovata autonomia, non escludendo, qualora lo ritenessimo necessario, percorsi alternativi”.