«La bella e utile visita di Renzi a San Salvo e Vasto ha fatto bene anche a tanti tastieristi simildepressi che hanno avuto due giorni per scrivere in strane lingue le loro invettive contro il mondo. E anche per qualche nostrano giornalaio é stata l’opportunità per scrivere sciocchezze nazionali. Tutto é bene quel che finisce bene».
E’ il caustico post pubblicato su Facebook da Gianni Cordisco, amministratore locale a Lentella e soprattutto candidato senza sfidanti alla segreteria provinciale del Pd, a commento della visita, ieri, dell’ex premier Matteo Renzi. Un uomo organico al partito deve ovviamente difendere il suo leader, a prescindere. E ci sta. Si capisce un po’ meno, invece, il post acido, indispettito, antipatico che il segretario provinciale del Pd ha voluto postare. Arrogante, questo è probabilmente l’aggettivo più idoneo. 
Invece di essere etichettati come “simildepressi”, probabilmente gli elettori, i cittadini del Vastese, sarebbero stati più contenti se il segretario per mancanza di sfidanti avesse spiegato, magari, quanto costa il “treno dell’ascolto”. Quanto costa la gitarella in treno di tale Matteo Renzi? Chi la paga? Con quali soldi? Forse con quelli del finanziamento pubblico ai partiti? Quindi soldi dei cittadini? O anche: è normale che a causa di una persona che non ricopre alcun incarico istituzionale decine e decine di uomini e mezzi delle Forze dell’ordine debbano essere distratti dai normali servizi di controllo del territorio? Perché, di grazia, in stazione ieri a Vasto ma anche a Termoli, c’era schierato un esercito di Carabinieri, Finanza e Polizia visto che Renzi non è più il presidente del Consiglio dei Ministri, né è un parlamentare, ma un privato cittadino? 
Il segretario non eletto (è un vizio in quel partito, ndr) del Pd provinciale dovrebbe spiegare queste cose ai suoi concittadini del Vastese, invece di offenderli definendoli “tastieristi simildepressi”. Magari sono cose già note ai più o agli illuminati iscritti al democratico Pd, ma ricordarle non guasta.
Ovviamente siamo a disposizione del segretario provinciale non eletto del Pd per le opportune spiegazioni che vorrà fornire.
Francesco Bottone
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