“Il Molise non può essere preda delle big company energetiche che nella maggior parte dei casi non garantiscono alcun vantaggio economico a Comuni e cittadini”. Lo sostiene con forza il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Andrea Greco durante l’incontro promosso ad Agnone dal titolo: ‘Eolico, quale vantaggio per i cittadini’. All’evento tenutosi nella sala consiliare di Palazzo San Francesco intervenuti i responsabili di Italia Nostra Molise, alcuni sindaci di zona, tra cui Candido Paglione e numerosi cittadini ansiosi di apprendere notizie surepowering di due impianti che prevedono l’installazione di sei pale dell’altezza di 200 metri.
“Quali vantaggi per i cittadini? E’ la domanda alla quale abbiamo cercato di rispondere – rimarca Greco – Ebbene troppi i punti oscuri e dubbi emersi sulla possibilità di compensazioni accettabili. Dal 2010 leggi dello Stato vietano le famose royalties per i Comuni dove vengono realizzati gli impianti eolici. In altre parole prima i Comuni facevano cassa grazie agli impianti eolici, oggi non più così. Ma se è vero che le royalties non sono più dovute, è altrettanto vero che le società sono tenute a concedere fino al 3% del fatturato derivante dall’impianto in opere compensative da discutere in Conferenza dei servizi. In questo caso abbiamo ricordato che è fondamentale coinvolgere le comunità interessate”.
Altro tema, portato all’attenzione dell’assemblea, quello relativo alla Via (Valutazione di impatto ambientale) non richiesta per entrambi gli impianti. A questo va considerato che le aree interessate dei comuni di Agnone e Vastogirardi sono sottoposte a vincolo dalla metà degli anni ‘70. “A riguardo – ha ripreso il consigliere regionale – presso la Regione ho depositato una mozione che impegna il presidente Francesco Roberti a verificare la legittimità della procedura che ha portato all’esclusione della Via, nonché ad annullare in autotutela la determina dirigenziale per il repowering di Vastogirardi e Agnone”.
Ed ancora, ha rimarcato Greco “resto convinto che le rinnovabili siano indispensabili per il futuro del Paese, ma non possiamo accettare che il Molise venga svenduto alle compagnie energetiche che introitano milioni di euro e in cambio, nella migliore delle ipotesi, lasciano le briciole. La transizione energetica, quella vera, deve permettere al cittadino di essere produttore, consumatore e venditore finale dell’energia prodotta sui tetti della propria abitazione o azienda, altrimenti i benefici diventano una prerogativa delle società che a loro volta rivendono l’energia a costi altissimi”.
Di fatto si va incontro ad una fotografia la quale vedrà fondamenta di cemento armato entrare per trenta metri nelle viscere delle montagne dell’alto Molise. “Opere che resteranno lì in eterno – ha rimarcato l’esponente grillino -. Per controbilanciare a ciò, è essenziale che le società portino in dote ai Comuni opere compensative concrete. Intanto gli amministratori locali presenti ci hanno parlato di trattative in atto ma hanno saputo dire quali sono gli eventuali ristori. Stando così le cose, non possiamo acconsentire che venga sventrata una risorsa che da sempre contraddistingue il nostro Molise. Ripeto: sei grattacieli alti 200 metri di fronte al belvedere Ripa di Agnone non sono uno scherzo”, ha concluso Greco, che nel frattempo ha avvertito: “Sul tema terrò alta l’attenzione in Consiglio regionale e al contempo informerò i cittadini. Su questi argomenti, le comunità devono essere coinvolte fin dalle fasi iniziali, lo dice la legge dello Stato e le direttive comunitarie, non si può agire in sordina, questo è quello che hanno lamentato in maniera sacrosanta i tanti presenti all’incontro”.