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  • Il riscaldamento globale visto dagli alunni

    La scienza concorda sul fatto che il riscaldamento… esiste! Ed è primariamente collegato alle emissioni umane di gas ad effetto serra, le quali a loro volta connesse ai consumi umani di energia. Si tratta di un processo preoccupante, dal momento che tale riscaldamento origina numerosi fenomeni di alterazione di tutti i comparti ambientali. Oggi i suoi effetti sono ben visibili a livello fisico (andamento meteo climatico in primis) oltre che Il surriscaldamento globale (global warming) ha provocato dei buchi nell’ozono, lo strato atmosferico che protegge la terra dai raggi UV del sole.

    Il surriscaldamento globale sta provocando una serie di alterazioni sul nostro pianeta come lo scioglimento dei ghiacciai, la crescita prematura di piante, frutti e ortaggi fuori stagione, l’innalzamento del livello del mare (per questo motivo città come Venezia in un futuro non lontano potrebbero rimanere sommerse e sbarramenti meccanici come il MOSE non bastare a proteggerla).

    Nell’ultima conferenza sul clima tenutasi a Parigi si è affermato che “è indispensabile una decarbonizzazione totale dei nostri sistemi energetici” e che approssimativamente entro il 2070 si dovrebbe arrivare a zero emissioni di gas.

    La parola “decarbonizzazione” è la parola chiave per trovare una soluzione alle emissioni di gas che alterano il clima. Uno dei propositi della Conferenza di Parigi è che i paesi più ricchi devono pagare anche per i paesi più poveri. C’è chi propone, come Francia e Germania, una tassa sulle emissioni di carbonio, in modo che chi inquina paga. Ognuno però ha presentato le proprie proposte: pensiamo alla Francia e alla Germania che hanno deciso di rinunciare alle centrali nucleari. Altri paesi invece vogliono un accordo che riduca gli idrocarburi, ma contemporaneamente lungo le proprie coste continuano ad effettuare trivellazioni per la ricerca e l’estrazione del petrolio (in tal senso l’Italia e in particolare l’Abruzzo rappresentano un caso emblematico).

    L’architetto Stefano Boeri ha preso parte all’evento governativo promosso dal Ministero dell’ambiente e dell’agricoltura in programma al padiglione UE nell’ambito della conferenza internazionale sul clima: COP21 di Parigi. Boeri ha raccontato la “sua esperienza del bosco verticale” a Milano come simbolo della tutela e salvaguardia della biodiversità che ha riportato risultati positivi nella diminuzione di Co2 nel centro urbano meneghino.

    Donatelli Mario, Nanni Ivan, Cappella Andrea, Classe IIB

    Croce Milena, Abbasi Myriam, Classe I A

    Scuola Secondaria Primo Grado Gissi

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