Salta la 61esima edizione del Peresepe Vivente più longevo del Molise, ma non la volontà di riproporlo quanto prima da parte degli organizzatori. I responsabili del Cenacolo Culturale Camillo Carlomagno, con in testa il presidente Giuseppe De Martino, non demordono e sperano di mettere in scena la Natività nelle prossime settimane. Il Presepe Vivente di Agnone, messo in scena la prima volta nel 1959 grazie all’impegno di padre Cipriano De Meo, si caratterizza dagli altri per via dei temi a forte impatto sociale trattati durante la rappresentazione. Quest’anno Giorgio Marcovecchio, storico sceneggiatore, ha scelto il Covid come filo conduttore della rappresentazione. “La Natività ai tempi del Covid” vede infatti le testimonianze choc di operatori sanitari e di chi ha vissuto sulla propria pelle il dramma della pandemia. Significativa la scelta di Gesù Bambino nelle vesti del piccolo Francesco Tobia Petta (in foto con De Martino e i genitori) nato durante l’emergenza sanitaria. Insomma, l’appuntamento di questa sera che avrebbe visto ancora una volta la Natività agnonese scaldare i cuori di migliaia di persone dopo la classica sfilata della Ndocciata (anche questo evento è stato annullato) è solo rimandato. Magari dopo l’Epifania.
Salta la Natività più longeva del Molise, De Martino: “Evento solo rimandato”
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