La notte e il conseguente abbassamento delle temperature hanno dato una grossa mano ai Vigili del fuoco del distaccamento di Agnone impegnati, dalla serata di ieri, su un incendio divampato in località Pontelle, al confine tra Belmonte del Sannio e Castiglione Messer Marino, ai piedi del grande ponte “dormiente” sul Sente.
A darne notizia è il sindaco di Castiglione Messer Marino, Felice Magnacca, il quale appunto, di buonora, riferisce alla nostra redazione che il rogo è stato domato e i Vigili del fuoco di Agnone sono rientrati, considerando evidentemente la situazione sotto controllo, salvo disporre un monitoraggio in giornata.
Le fiamme si sono originate, o meglio sono state appiccate, perché è chiara la matrice dolosa del rogo, in una zona impervia, accessibile solo attraverso una mulattiera carrabile percorsa da tartufai, cacciatori e mezzi agricoli. Il fronte del fuoco, spinto da vento, per fortuna ha preso la direzione del greto del fiume Sente, condizione che ha aiutato le operazioni di spegnimento e ha limitato la propagazione delle fiamme. I danni ambientali e l’area percorsa dal fuoco non sono stati ancora completamente quantificati, tuttavia le prime stime parlando di almeno nove ettari di vegetazione distrutta e risulta coinvolto anche qualche uliveto.
Sul posto, primi ad intervenire, i Carabinieri di Castiglione, al comando del maresciallo maggiore Ivan Sammarone. I militari hanno avviato le indagini per tentare di risalire alla esatta dinamica del rogo. Certo il modus operandi sembra quello del perfetto piromane, quasi da manuale: zona impervia, quindi difficilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso, al confine tra due regioni e due province, e con le fiamme appiccate in tarda serata, quando cioè i mezzi aerei, canadair ed elicotteri, non possono contribuire alle operazioni di spegnimento.