Un caseificio alle porte di Agnone è stato posto sotto sequestro in seguito all’accertato sversamento di liquami in natura e sanzionato relativamente ad accertate irregolarità che attengono alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla presenza di due operai completamente in nero. L’operazione è scattata nei giorni scorsi, congiuntamente tra il Nucleo ispettorato del lavoro dei Carabinieri di Isernia e gli uomini della specialità Forestale dell’Arma.
Il personale operante, all’atto dell’ispezione a sorpresa, ha riscontrato uno sversamento di liquami derivanti dalla produzione casearia che avveniva in maniera difforme da quanto previsto dalle normative vigenti, con particolare riferimento a quelle volte a tutelare la salubrità dell’ambiente. Gli uomini dell’Arma hanno anche effettuato un campionamento del liquame sversato, presumibilmente siero. In attesa di conoscere l’esito delle analisi di laboratorio è stato eseguito un sequestro preventivo di parte degli impianti di produzione.
Oltre agli aspetti ambientali, i militari hanno effettuato approfonditi controlli anche in materia giuslavoristica, proprio grazie alla presenza degli uomini del Nil di Isernia. Il personale operante del Nucleo ispettorato del lavoro di Isernia ha accertato diverse irregolarità riguardanti i lavoratori impiegati all’interno del ciclo di produzione caseario e addirittura due di questi sono risultati completamente in nero.
Violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per le quali sono state elevate sanzioni per circa ventimila euro a carico del titolare del caseificio. All’esito dei riscontri operativi del Nil e della Forestale è stato adottato anche un provvedimento di sospensione dell’attività di produzione casearia con il contestuale sequestro di parte delle apparecchiature.