CAMPOBASSO. “Era il 28 aprile 2018, prima ancora dell’insediamento del Consiglio regionale, quando il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle ha proposto per la prima volta l’abolizione del vergognoso meccanismo della surroga. Un gioco perverso per il quale i consiglieri nominati assessori sono sostituiti dai primi dei non eletti nella stessa lista elettorale. In questo modo i componenti del Consiglio salgono da 21 a 26 con conseguente aggravio di costi: qualcosa come 3 milioni 700 mila euro in cinque anni”.
E’ quanto scrivono i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale appena il nuovo provvedimento, l’eliminazione della surroga, è stato approvato grazie anche ai voti della maggioranza guidata da Donato Toma che con Andrea Greco ha proposto l’emendamento.
“Abbiamo proposto di eliminare la surroga in Bilancio e attraverso atti in Consiglio regionale, ma più di una volta Toma e la maggioranza hanno risposto no, negando questi soldi ai molisani – riprendono i sei portavoce del M5S -. Oggi, però, questa battaglia è stata vinta durante la discussione sulla legge di Stabilità. Grazie all’abolizione della surroga ci saranno circa 800.000 euro ogni anno a disposizione dei cittadini molisani, soldi che potranno essere spesi per tutelare le fasce più deboli della popolazione. Una battaglia di etica e democrazia. Per sua natura, questo meccanismo ha apportato benefici solo alle logiche partitiche e clientelari creando varie distorsioni. Distorsioni nella costruzione delle liste elettorali rese più appetibili dal fatto che potevano entrare in Consiglio anche i primi non eletti; distorsioni sulla composizione e sull’operato della Giunta visto che gli assessori silurati avevano comunque il paracadute della poltrona da consigliere. Distorsioni, se vogliamo, di livello costituzionale, perché si permetteva al governatore di estromettere i consiglieri non allineati, come abbiamo visto nelle ultime ore. Resta, infatti, l’amarezza per il fatto che Toma – concludono – abbia deciso adesso di fare ciò che gli abbiamo sempre detto, solo per tornaconto politico, a proprio uso e consumo. Ecco perché questa è una vittoria dei molisani, non sua. Come la vera, sincera soddisfazione è la nostra e non la sua”.
Da ieri di fatto quattro consiglieri regionali, Massimiliano Scarabeo, Paola Matteo, Antonio Tedeschi e Nico Romagnuolo, possono considerarsi ex appartenenti al Consiglio del Molise.