ROMA – Fumata bianca in casa Tim. Sarà Luigi Gubitosi a essere nominato dal consiglio di amministrazione di oggi pomeriggio quale nuovo amministratore delegato al posto di Amos Genish, sfiduciato dal board martedì scorso. Lo rivela l’agenzia di stampa Agi. Non si è trattato affatto di un’indicazione scontata, a causa della spaccatura tra i consiglieri indipendenti eletti nella lista Elliott dall’assemblea del 4 maggio. A complicare i piani l’indisponibilità di Rocco Sabelli, su cui i consiglieri in quota Elliott (10 su un totale di 15) avevano manifestato il proprio appoggio all’unanimità.
Il passo indietro di Altavilla – L’altro candidato forte, Alfredo Altavilla, non ha coagulato su di sé la fiducia necessaria, anche per la contemporanea candidatura di Luigi Gubitosi, ritenuto più esperto di tlc (è stato a.d. di Wind). Da qui un braccio di ferro durato diversi giorni e il lungo lavorio del presidente, Fulvio Conti, per arrivare a un’indicazione unanime al cda tra i consiglieri targati Elliott. Il ricompattamento è arrivato venerdì in serata dopo un’intensa giornata di riunioni e conference call, grazie anche al passo indietro “per senso di responsabilità nei confronti dell’azienda” di Altavilla e degli altri due consiglieri che non avevano dato inizialmente il proprio appoggio a Gubitosi, Rocco Sabelli e Massimo Ferrai. Questi ultimi due hanno manifestato le proprie perplessità anche per il percorso seguito per sfiduciare Genish, oltre che per lo spazio riservato a Vivendi, pur sempre il primo socio di Tim (23,9%) e che fino al 13 novembre esprimeva l’a.d. (Genish è uno dei 5 consiglieri in quota francese).