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  • Tra montagne e borghi medievali più sconosciuti d’Italia, El Pais celebra il Molise

    Con un articolo a firma di Luis Mazarrasa, il quotidiano spagnolo El Pais celebra le bellezze del Molise. Dalle montagne di Agnone, al mare di Termoli passando per il Matese, El Pais racconta di un viaggio entusiasmante. Di seguito riportiamo l’articolo originale tradotto dallo spagnolo. https://elpais.com/elviajero/escapadas/europa/2024-12-04/molise-un-rincon-de-la-italia-mas-desconocida-entre-montanas-y-pueblos-medievales.html

    Probabilmente, saranno pochi i viaggiatori in Spagna che hanno sentito parlare del Molise, e ancora meno quelli che lo hanno visitato. Infatti, come indica anche la stessa Lonely Planet, questa è forse la regione meno conosciuta delle 20 che compongono la bellissima Italia. Situata nel territorio centrale del Paese, con 35 chilometri di costa sull’Adriatico, la sua provincia meridionale confinante, la Puglia, attira un numero di turisti molto maggiore. Per questo motivo, il Molise, con le sue spiagge, le splendide montagne e i pittoreschi borghi dell’entroterra, rappresenta una meta ideale per sfuggire alla massa di visitatori che attualmente affolla le destinazioni più famose d’Italia, proprio come accade in Spagna.

    Anche se Campobasso, la capitale, e Isernia sono le città più grandi e importanti di una regione colpita da un crescente spopolamento, il viaggiatore troverà più interessante un percorso tra i borghi dell’entroterra, arroccati su colline all’ombra di chiese medievali e centri storici. Inoltre, nei dintorni di questi borghi è possibile svolgere numerose attività all’aria aperta. Non sarebbe una cattiva idea concludere il viaggio con un bagno sulla spiaggia di sabbia bianca di Termoli, il principale porto del Molise, dove le acque rimangono piacevolmente temperate per gran parte dell’anno.

    A due ore a sud di Roma in auto, si trova Roccamandolfi, un piccolo borgo vicino a Isernia e ai piedi del massiccio del Matese. Da qui partono diversi sentieri per escursioni lungo i pendii delle montagne, percorribili sia a piedi sia con una pratica bicicletta elettrica, noleggiabile tramite visite guidate con Life Cycles. Questo permette di salire lungo una strada tortuosa che attraversa la riserva naturale del Torrente Callora. La salita porta prima fino a un’altitudine di 1.000 metri, dove sorge il castello di Maginulfo, risalente al X secolo e con mura e torri ben conservate. Dopo una pausa rigenerante presso il chiosco “La Rocca”, situato ai piedi della fortezza, si prosegue fino ai 1.400 metri, per poi concludere la discesa a tutta velocità fino al borgo. È importante sapere che chi non è esperto in bicicletta dovrebbe evitare questa escursione di quattro ore se non dispone di una bici elettrica, poiché l’ascesa è comparabile a quella di uno dei passi più difficili del Giro d’Italia.

    Di ritorno a Roccamandolfi, attorno alla chiesa di San Giacomo Maggiore, le intricate stradine arroccate su una collina riportano a una storia associata anche al banditismo, soprattutto quando, in un angolo, appare la Statua del Brigante, il bandito.

    Il suggestivo hotel rurale “Le Canoniche nel Matese”, situato a San Massimo e ricavato da un’antica fattoria (che secoli fa era una villa romana), è un’ottima base per esplorare la regione e, al tramonto, rilassarsi sulla terrazza con vista sugli Appennini.

    A circa 30 chilometri a nord di questo hotel, vale la pena visitare il Centro Tartufi Molise, a Castropignano. Qui si può assistere a una dimostrazione della ricerca di preziosi tartufi secondo il metodo tradizionale, guidati dall’olfatto di un cane addestrato, e scoprire tutto il processo di confezionamento, conservazione e commercializzazione di questo delizioso fungo, tipico del Molise. È anche un buon posto per acquistare tartufi e derivati, come pasta artigianale, creme al tartufo bianco, alle olive o ai funghi porcini.

    A soli 13 chilometri a sud da qui, si può dedicare il resto della giornata a una passeggiata nel borgo medievale di Oratino, scelto quest’anno tra i più belli d’Italia. Arroccato su un’altura, il dedalo di vicoli conduce al Palazzo Giordano, del XV secolo, e alla chiesa di Santa Maria Assunta. Qui si può concludere la visita con una deliziosa cena presso il ristorante locale “Olmicello”, che dispone di una terrazza piacevole.

    Sempre nell’entroterra molisano, Agnone è un altro borgo ricco di chiese, costruite nel Medioevo o durante il Rinascimento. Da non perdere il museo della Pontificia Fonderia Marinelli, una fonderia di campane che si vanta di essere una delle tre aziende familiari più antiche al mondo. La stessa famiglia forgia campane dal 1339, come testimonia un’antica campana firmata Nicodemo Marinelli. La 27ª generazione, guidata da Pascuale Marinelli, illustra il processo di fusione e installazione delle campane in tutto il mondo, dal Vaticano a New York.

    Ad Agnone, per una colazione a base di succo fresco, caffè e cornetti, è consigliabile il Caffè Letterario, mentre il ristorante Terra Mia è ottimo per pranzo o cena.

    Infine, è una buona idea concludere un viaggio in Molise nella città portuale di Termoli. Con poco più di 30.000 abitanti, la sua cattedrale di Santa Maria della Purificazione, risalente all’XI secolo, e il castello svevo del XIII secolo ricordano il suo glorioso passato. Sotto le mura del castello si trova uno degli ultimi trabucchi della costa: antiche strutture di pesca su palafitte.

    Da Termoli è possibile prendere un traghetto per le Isole Tremiti, dove si racconta che Agrippina morì dopo essere stata confinata per 20 anni per ordine di Augusto.

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