«Care amiche uncinettine abbiamo lavorato e fatto tanti sacrifici, ma siamo veramente soddisfatte di tutto quello che abbiamo fatto. Spero che piaccia a tutti e che venga apprezzato con il cuore, perché noi ci abbiamo messo il cuore, per per tutti voi e per questo meraviglioso paese».
Sono le parole di Pina Falasca, coordinatrice delle uncinettine, un plotone di settanta donne, tutte originarie di Schiavi di Schiavi, che vivono in paese, nelle frazioni, a Roma o altrove, a commento della installazione, avvenuta nei giorni scorsi, di qualcosa come tremila pezzoline realizzate a mano all’uncinetto con tantissima lana e altrettanta passione.
«L’idea in realtà era di realizzare un albero all’uncinetto in vista del prossimo Natale. – spiega Pina Falasca – Poi durante il lockdown siamo state chiuse in casa e abbiamo avuto molto tempo a disposizione, così abbiamo pensato di realizzare degli addobbi anche per l’estate, per rendere ancor più bello e colorato il nostro paese. Ne abbiamo parlato con il sindaco Luciano Piluso il quale ci ha subito dato la massima disponibilità. E ci siamo messe al lavoro».
La cosa ancor più bella è che ogni uncinettina ha lavorato a casa sua, di fatto in smart working da Schiavi, da Roma, Vasto e altre città, ma tutte con un unico scopo: regalare qualcosa di bello e di fatto a mano al proprio paese. Un lavoro che ha rinsaldato ancor di più tra le famiglie coinvolte nel progetto i legami di comunità e di orgoglio “schiavese”.
«Abbiamo realizzato circa tremila pezzoline di lana, non so quantificare quanti gomitoli abbiamo usato, cucine insieme, per creare addobbi e decorazioni che abbiamo installato alla villa comunale la “Rotonda”,
nei pressi del monumento ai caduti, lungo le strade del paese, anche nel centro storico, addobbi per le panchine, le facciate delle case, delle attività commerciali e i balconi. – aggiunge in chiusura Pina Falasca – Un tocco di colore per il nostro splendido paese, che sia anche un messaggio di speranza e di fiducia dopo i mesi di lockdown».