Sapeva che sulla sua testa pendeva l’ordine di carcerazione, ma nel frattempo si era rifatto una vita e lavorava come operaio presso una ditta del teramano, M.K. il 27enne di origini albanesi, arrestato ieri dai Carabinieri della Stazione di Villamagna su ordine dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello dell’Aquila. Dell’esito della sentenza era già stato informato ed è per questo che si era presentato qualche giorno fa al carcere di Madonna del Freddo, ma è stato rimandato a casa in quanto il provvedimento non era ancora arrivato. Sono stati i Carabinieri quindi a notificargli il dispositivo e a tradurlo in cella dove l’uomo dovrà scontare sei anni, per aver partecipato, nel 2012, ad una spedizione punitiva con tentativo di estorsione, nei confronti di un giovane di Francavilla al Mare (CH) che aveva, con lui e altri tre connazionali, un debito di droga di duemila euro. La vittima era stata minacciata per mesi e infine picchiata per riottenere il denaro.
Spedizione punitiva con tentativo di estorsione, albanese finisce dietro le sbarre
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