«La Regione Abruzzo anticipa al 18 maggio la riapertura di centri estetici e acconciatori. Non possiamo che esprimere un plauso per questa decisione. Il Governo regionale ha recepito le nostre sollecitazioni. Incomprensibile e inaccettabile, infatti, voler attendere fino al primo giugno. L’auspicio, ora, è che la riapertura anticipata scongiuri le ripercussioni sull’occupazione. Tra acconciatori ed estetisti, in Abruzzo, operano 3.585 imprese artigiane, con 6.575 addetti. Fino ad ora, tra Covid-19 e concorrenza sleale o abusivismo, in Abruzzo si sono registrati minori ricavi per 31 milioni di euro».
Lo afferma Confartigianato Chieti L’Aquila a proposito dell’ordinanza che stabilisce la data di riapertura: «Siamo a nove settimane di chiusura – ricorda il presidente Confartigianato Acconciatori Chieti L’Aquila, Denis Iezzi – Era impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane. Le conseguenze sarebbero state catastrofiche: lavoro sommerso, chiusure di tante attività e crollo occupazionale. Con senso di responsabilità avevamo già elaborato tempestive proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Le istituzioni devono insegnarci ed aiutarci a convivere con il virus, non far morire un intero settore. La Regione Abruzzo, fortunatamente, lo ha compreso bene. Chiediamo che fino alla data di riapertura vengano garantiti i controlli per arginare il lavoro sommerso», conclude Iezzi.