Proseguono i servizi della compagnia dei carabinieri di Ortona per contribuire ad infrenare la pandemia da Covid-19. A causa delle restrizioni ai movimenti imposte dalle normative vigenti, il traffico notturno in particolare lungo la strada statale Adriatica è molto limitato. Ragion per cui l’altra notte non è passata inosservata ai carabinieri della radiomobile di Ortona il passaggio dell’unica vettura e quindi hanno intimato l’alt. La Renault Clio anziché fermarsi, ha accelerato ed ha proseguito la marcia a forte velocità in direzione di Chieti. L’equipaggio si è messo subito all’inseguimento, raggiungendola in breve tempo, ma nonostante le intimazioni di fermarsi con sirene e lampeggianti in funzione, la Clio ha provato in ogni modo a seminarli prendendo per strade di campagna fin quando ha commesso l’errore di imboccare un tratturo che finiva sull’argine del fiume Foro dove è stata costretta a fermarsi. A bordo dell’auto, con stupore dei carabinieri operanti che intanto avevano ricevuto manforte dai colleghi della radiomobile della compagnia di Chieti, c’erano due ragazze che alla domanda dei militari di spiegare i motivi del mancato alt, hanno candidamente affermato che non volevano incorrere in una nuova sanzione per infrazione alle limitazioni degli spostamenti imposte dalla normativa antiCovid-19 ed hanno quindi provato a farla franca in quel modo, che ha però innescato il pericoloso inseguimento che ha interessato oltre tre chilometri della statale 16. La bravata è costata alla conducente la denuncia in stato di libertà alla procura della Repubblica di Chieti per resistenza a pubblico ufficiale nonché la segnalazione alla prefettura di Chieti per le sanzioni amministrative del caso mentre entrambe sono state sanzionate per l’inosservanza alle limitazioni degli spostamenti con una sanzione di 800 euro.
Non si fermano all’alt per evitare una sanzione Covid, inseguite e fermate sull’Adriatica
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