«Ho appena ricevuto la diffida da parte di un amministratore pubblico del Comune di Agnone nella quale, sostanzialmente, mi minaccia di portarmi in tribunale. Il ruolo dell’amministrazione sarebbe quello di comprendere e spiegare. Non quello di denigrare e chiudere la bocca a chi non è asservito al potere».
Sono le parole della giornalista di Agnone, Maria Carosella, con le quali riferisce di aver ricevuto una diffida da parte di un ufficio legale incaricato da un amministratore comunale.
Il consigliere regionale Andrea Greco, in merito alla questione, ha commentato: «Credo che sia una manifestazione di arroganza molto pericolosa. In politica non ci devi proprio entrare se non hai la capacità di accettare le critiche. Personalmente sono ricorso alla giustizia solo quando in campagna elettorale è stata portata avanti una vera e propria strategia diffamatoria nei miei confronti, per il resto, in questi tre anni ho subito illazioni di ogni tipo e non ho mai denunciato nessuno perché la libera manifestazione del pensiero implica anche il diritto di far venire fuori verità scomode o esacerbare i toni. Umanamente, chi ha fatto una cosa del genere, mi fa letteralmente pena. Provare ad intimorire una giornalista, una donna che ha recentemente vissuto un dramma incredibile, squalifica l’autore e lo declassa. Non potrebbe rappresentare nessuno, tantomeno dei cittadini in un consesso comunale.
Poi avrei anche la curiosità di sapere da quale studio legale sia partita la missiva, sai com’è, non avrei alcun timore a promuovere una difesa nei tuoi confronti. Il tentativo di imbavagliare la stampa è una roba da regime, quando si fa politica si deve rispondere con i fatti non con le diffide o le querele, a meno che non si venga lesi realmente nella dignità, e non mi sembra il tuo caso. Ti sono vicino e mi dispiace per quanto accaduto. Faresti bene a comunicare l’autore del gesto, abbiamo il diritto di sapere chi è. Ti abbraccio».
Bocche cucite, invece, dall’amministrazione comunale, nonostante la persona in questione sia un esponente della maggioranza. Stessa cosa dai vari gruppi e movimenti che orbitano attorno alla compagine guidata da Daniele Saia, sempre pronti a difendere i diritti civili.
Alla collega pubblicista Maria Carosella la solidarietà della redazione dell’Eco. Una solidarietà non di facciata, ma concreta, sostanziata con la segnalazione del caso, per quanto di competenza, all’osservatorio sulle minacce ai giornalisti Ossigeno per l’informazione.