Nella mattinata odierna, in Chieti, gli investigatori della IV Sezione Narcotici della Squadra Mobile hanno effettuato un’operazione antidroga dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Chieti a carico di cinque soggetti. Il provvedimento rappresenta la conclusione di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Chieti ed avviata dalla Squadra Mobile nell’autunno 2020 che ha permesso di disvelare e scardinare una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana e cocaina, ben ramificata nel capoluogo teatino e composta da soggetti residenti in Chieti ed uno in territorio pescarese.
In particolare, è emerso che gli odierni destinatari della misura cautelare, di cui in particolare padre e figlio, il primo destinatario di obbligo di dimora e il secondo della custodia cautelare in carcere, entrambi residenti a Chieti e gravati da specifici precedenti di polizia, si sarebbero avvalsi dell’ausilio di “collaudati” collaboratori che, loro volta, si sono adoperati, a vario titolo, per trarre profitti dall’immissione sulla piazza teatina sia di droghe leggere che pesanti.
Incaricato di alimentare la “rete di distribuzione” nel centro città, è risultato essere prevalentemente un cittadino di origini bulgare, fidato “socio” del duo, dedito all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti di diversa natura e che, come emerso nel corso dell’attività d’indagine, rappresentava un punto di riferimento soprattutto per i giovanissimi acquirenti che, per buona parte della giornata, si rifornivano direttamente presso il suo “quartier generale” ubicato all’interno dei giardini pubblici del centro cittadino. Per costui è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari così come anche per un altro pusher, risultato essere un cinquantenne teatino, pregiudicato, anch’egli attivo collaboratore e pronto a soddisfare le esigenze di ulteriori clienti che riforniva di hashish e cocaina soprattutto nel fine settimana in pieno centro storico.
L’attività investigativa, durata circa quattro mesi, ha consentito di sequestrare oltre 6,5 kg tra hashish e marijuana, circa 120 gr di cocaina, denaro provento dell’attività di spaccio, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento del narcotico. Cinque i riscontri investigativi effettuati e numerose le cessioni documentate nel corso delle attività, che hanno inoltre permesso di individuare, quale fornitore dello stupefacente, un trentottenne di origine albanese residente a Pescara, destinatario anch’egli di ordinanza di custodia cautelare che dispone gli arresti domiciliari e legato al principale indagato da un consolidato rapporto “d’affari”.
L’11 marzo scorso, inoltre, proprio quest’ultimo, ventisettenne pregiudicato residente a Chieti, è stato tratto in arresto dagli stessi uomini della narcotici i quali lo hanno sorpreso nella flagranza dell’attività di detenzione ai fini spaccio di hashish, marijuana e cocaina all’interno del suo nuovo domicilio in Chieti Scalo, luogo in cui lo stesso aveva opportunamente trasferito la propria dimora reiterando la propria attività delinquenziale.