«Dal 1° maggio il 118 di Agnone tornerà a essere medicalizzato nelle ore notturne, mentre quello di Venafro sarà demedicalizzato nello stesso orario in ottica di rotazione. È la decisione presa dall’Asrem per rispondere alle esigenze dei cittadini molisani. Evidentemente la coperta è troppo corta, pochi medici in servizio che non riescono a coprire i turni di tutte le postazioni della regione. Agnone non ha vinto, Venafro non ha perso. Perché questa non deve trasformarsi in una guerra tra poveri, bensì in un impegno collettivo per trovare soluzione al vero male della sanità molisana: la carenza di personale».
E’ il commento del sindaco di Agnone, Daniele Saia, all’annuncio, da parte dell’Asrem, di un dietrofront rispetto alla demedicalizzazione del 118 di stanza presso l’ospedale “Caracciolo”. Evidentemente la pressione mediatica e la minaccia concreta di impugnare l’atto aziendale davanti al Tar Molise hanno avuto effetto e hanno fatto ragionare il direttore generale Di Santo.
L’amministrazione comunale guidata da Saia fa sapere di aver «aperto un tavolo di confronto con il direttore generale Di Santo e i vertici dell’azienda sanitaria che, come hanno spiegato ad Agnone nel corso dell’incontro del comitato “Il Cittadino c’è”, lavorano per far quadrare i conti in un sistema commissariato da quattordici anni. Le problematiche si risolvono con dialogo e impegno, sfortunatamente non esiste alcuna bacchetta magica».
«Amministrare un ente è ben diverso da protestare ogni giorno, – aggiunge il sindaco Saia – un concetto che probabilmente al consigliere regionale Andrea Greco non è ancora ben chiaro visto che non ha ancora avuto modo di governare nel corso della sua carriera politica. Troppo facile alimentare fuochi con le solite parole provocatorie, troppo facile parlare alla pancia dei cittadini in difficoltà senza avere reali soluzioni in mano. C’è una distinzione netta tra i fatti e le chiacchiere che sfociano spesso nel becero populismo, ma queste ultime le lasciamo volentieri agli altri. La vera politica è fatta di dialogo, non di denunce e ricorsi».
«Intanto, proprio grazie al dialogo, il 1° maggio ad Agnone qualcosa cambierà. – chiude Saia – Ma non può essere questa la soluzione definitiva e, a tal proposito, esprimo la mia vicinanza a tutti i cittadini di Venafro. Per arrivare a una risposta finale che soddisfi davvero tutte le comunità molisane bisogna continuare a lavorare in sinergia, lo faremo insieme alla Conferenza dei Sindaci che riunisce tutti e 136 i primi cittadini molisani».