• In evidenza
  • Aree industriali Val di Sangro, Val Sinello e Vastese, l’assessore Magnacca ascolta i sindaci

    «Da ex sindaco ho sentito l’esigenza di ascoltare i sindaci delle aree industriali per un confronto aperto per sentire le loro valutazioni sulla gestione delle aree industriali e sullo sviluppo delle stesse. Utili suggerimenti di quanti hanno il polso della situazione e con i quali riflettere e lavorare per modificare le cose che non vanno e mantenere ciò che di buono è stato fatto per una prospettiva di sviluppo attenta alle esigenze dei territori». Ad affermarlo l’assessore alle Attività Produttive e al Lavoro Tiziana Magnacca che in questi giorni, iniziando dalla provincia di Chieti, ha iniziato a incontrare i sindaci delle aree industriali di Val di Sangro, Val Sinello e del Vastese per discutere della gestione e sviluppo delle aree industriali.

    Primi incontri cui seguiranno altri per avviare un percorso di condivisione e di rilevazione delle criticità e delle aspettative necessario per costruire assieme i presupposti per un’adeguata strategia di crescita e di sviluppo economico improntato alla competitività e all’innovazione.

    “Un’attenzione verso i territori e verso i primi cittadini che continuano a essere la forza istituzionale più prossima e più vicina alla realtà sociale ed economica del nostro Paese e di cui occorre tenere conto se immaginiamo un ordinamento in cui le contrapposizioni tra i vari livelli istituzionali o il famoso scaricabarile debbano scomparire con un lavoro congiunto e coordinato nell’interessi della crescita della comunità regionale” aggiunge l’assessore alle Attività Produttive e al Lavoro.

    I sindaci hanno prontamente risposto alla richiesta di incontro per avanzare richieste ma anche proposte su cui si aprirà una riflessione e uno studio approfondito.

    “A loro il mio ringraziamento per l’impegno fattivo dimostrato – conclude l’assessore Magnacca – ma anche per l’attività quotidiana che svolgono in favore per la coesione sociale ed economica delle loro comunità”. 

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento