Massa d’Albe – Giornata speciale quella di Ugo di Giovanbattista che festeggia, nel suo paese natale, 102 anni di vita vissuta intensamente. Durante la seconda guerra mondiale, già in servizio militare, venne anche ferito alla schiena e fatto prigioniero dai tedeschi.
Il comandante dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, ha fatto recapitare al festeggiato una personale lettera di auguri. L’occasione è stata anche propizia per consegnargli un piccolo dono a nome di tutta l’Arma, di cui il caro Ugo ha fatto parte per quasi un trentennio.
In congedo dalla fine degli anni sessanta, Ugo di Gianbattista, meglio conosciuto come Ughetto, gode della meritata pensione di cui alterna periodi tra il paese di origine e quello di adozione, Civita Castellana, in provincia di Viterbo, dove ha prestato gli ultimi anni di servizio con il grado di appuntato.
Ad omaggiare uno dei carabinieri in congedo più longevi d’Italia è stato il comandante provinciale, col. Nicola Mirante, sopraggiunto in paese insieme al cap. Marco Passamonti, comandante della compagnia di Tagliacozzo, e il maresciallo comandante della stazione di Magliano de’ Marsi, Gabriele di Giosia. Per l’ultracentenario si è trattata di una piacevole sorpresa: “Sono commosso e felice”– questa l’esclamazione appena visti i militari in divisa ”–. Lo stesso ha voluto, poi, ringraziare il comandante generale dell’Arma per la delicatezza avuta nei suoi confronti, accettando di buon grado la lettera di augurio e il regalo ricevuto (una caratteristica “lucerna“ copricapo dell’uniforme storica dei Carabinieri, stilizzata all’interno di un’ampolla di cristallo, che simboleggia l’istituzione).
«Al nostro caro Ughetto, cui vanno i più sentiti auguri e ringraziamenti da parte di tutti i carabinieri che operano in provincia dell’Aquila, l’Abruzzo è rimasto sempre nel cuore. Ogni volta che può, con l’aiuto dei figli, Elisa e Lorenzo, torna a Massa d’Albe per trascorre intere giornate tra amici, parenti e quei luoghi che lo hanno visto crescere e dove è sbocciato l’amore della sua vita: Adriana, venuta, purtroppo a mancare la scorsa primavera» commentano dal comando provinciale.