Oggi il Comune di Capracotta ha ricevuto ufficialmente l’attestato di “Comune Plastic Free” per l’anno 2025. A ritirare il premio, insieme ad altri 121 comuni italiani al Teatro Mediterraneo di Napoli, una delegazione dell’amministrazione comunale che nell’occasione ha incontrato alcuni concittadini che vivono in Campania.

E’ la prima volta che Capracotta partecipa all’iniziativa, patrocinata dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati e dal Ministero dell’Ambiente e della Sostenibilità Energetica e viene premiata proprio grazie alle buone pratiche adottate in difesa dell’ambiente, in particolare per la riduzione dell’inquinamento che deriva dall’uso della plastica.

«Siamo orgogliosi di questo prestigioso riconoscimento – commenta il sindaco Candido Paglione – che ci incoraggia ad andare avanti con le azioni virtuose che abbiamo messo in campo da tempo e a fare di più e meglio per contrastare la diffusione e la dispersione delle plastiche nel nostro ambiente. Infatti, dopo l’installazione della “casetta dell’acqua” che premia coloro che smaltiscono i contenitori in plastica (bottiglie e pet vari) con l’erogazione gratuita dell’acqua del nostro acquedotto filtrata e resa effervescente, la fornitura delle borracce in alluminio ai bambini e ragazzi del nostro plesso scolastico e l’ordinanza che vieta l’uso dei palloncini, ci apprestiamo a posizionare un moderno eco-compattatore per favorire la raccolta selettiva e il riciclo dei rifiuti in plastica in un’ottica di economia circolare».

«A breve, inoltre, con la prosecuzione del Laboratorio per la Sostenibilità Ambientale, avvieremo uno studio con un monitoraggio specifico proprio per la valutazione dell’incidenza delle plastiche di post consumo nell’ambiente del territorio montano alto molisano. – aggiunge Paglione – Il riconoscimento di Capracotta Comune Plastic Free, tuttavia, richiede uno sforzo da parte di tutti per un uso sempre più responsabile di tutti i materiali che lasciano tracce nell’ambiente alterando i nostri ecosistemi con conseguenti danni alla salute. Dovremo continuare nel lavoro di sensibilizzazione verso le buone pratiche ambientali se vogliamo lasciare un ambiente migliore a chi verrà dopo di noi».