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  • Nuovo palasport, la gioia di Pierdomenico: “Rinverdire i fasti dell’A2? Difficile, ma non impossibile”

    Costantino Pierdomenico è molto più di un semplice appassionato di pallavolo. È l’anima pulsante della storia del volley ad Agnone, l’uomo che ha dedicato quarant’anni della sua vita alla crescita di un movimento sportivo che, il 25 maggio del 2002, raggiunse l’apice con la storica promozione in Serie A2 grazie alla Drink Cup Agnone dell’allora presidente Franco De Simone. Tuttavia, il sogno di vedere la squadra giocare nella sua città fu infranto dalla mancanza di una struttura adeguata. La squadra fu costretta ad emigrare a Vasto, ma quella passione non si è mai spenta. Oggi, con il nuovo palazzetto dello sport finalmente realtà, abbiamo incontrato Pierdomenico per capire cosa significa questo traguardo e quale futuro si augura per il movimento sotto rete.

    Tu che sei stato per tanti anni l’anima del volley agnonese. Cosa provi a vedere finalmente realizzato il nuovo palasport?

    “È davvero una grandissima emozione. Dopo decenni di impegno e sacrifici per mantenere viva la passione per la pallavolo in questa città, vedere finalmente un impianto che risponde alle esigenze dello sport è motivo di grande soddisfazione. Non è solo un traguardo per me, ma un riconoscimento per tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno lavorato con passione e dedizione per il volley agnonese. Questa struttura rappresenta il coronamento di un sogno che abbiamo coltivato in tanti.”

    Con questa moderna struttura, le prospettive per il futuro del volley ad Agnone sembrano riaccendersi. Sarà possibile rimettere in moto il movimento pallavolistico considerando anche la lunga tradizione?  

    “Non sarà facile, ma bisogna provarci con tutte le forze. Avere un impianto così bello e moderno, che abbiamo tanto sognato, è un’occasione unica per rilanciare il movimento. Potrebbe dare il via a un progetto ambizioso e, perché no, riportarci ai fasti di un tempo. Tuttavia, c’è una preoccupazione che mi assilla: in società siamo rimasti in pochi, tutti con una certa età. Ci sarebbe bisogno di un ricambio generazionale per portare maggiore entusiasmo e slancio al movimento.”

    Un tema che emerge chiaramente dalle parole di Pierdomenico  è la speranza che questo nuovo impianto non solo dia una spinta al movimento agonistico, ma diventi anche un punto di riferimento per l’intera comunità.

    Ma che significato ha avere un’infrastruttura del genere per il territorio e, in particolare, per i giovani?  

    “L’infrastruttura rappresenta un investimento concreto nel futuro del nostro territorio e delle nuove generazioni. È uno spazio che favorirà l’aggregazione, la formazione e la crescita. Per i ragazzi sarà un punto di riferimento dove poter coltivare le proprie passioni. Inoltre, offrirà alle associazioni locali la possibilità di operare con maggiore entusiasmo ed efficacia. Vorrei esprimere – conclude – un sentito plauso al sindaco, all’amministrazione comunale, ai tecnici e alla ditta Giuseppe Marcovecchio per aver reso possibile la realizzazione di questa grande opera. È un passo fondamentale per il futuro di Agnone e per la comunità intera.”

    Le parole di Costantino Pierdomenico ricordano che, oltre alla passione sportiva, ciò che è davvero importante è il lavoro collettivo e la volontà di investire nel futuro. Il nuovo palasport è destinato ad essere un motore per lo sviluppo, non solo del volley, ma anche di una cultura di comunità e crescita.

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